Durante il World Password Day, ovvero la Giornata internazionale delle Password, Google ha pubblicato un post sul proprio blog ufficiale in cui ha evidenziato i traguardi raggiunti con l’implementazione del supporto alle passkey. Inoltre, sono state mostrate anche alcune novità in arrivo.
Secondo quanto è stato dichiarato, a partire dal 3 maggio 2023, data in cui sono state rese disponibili le passkey, proprio in occasione del World Password Day di quell’anno, sono oltre 400milioni gli account che le utilizzano. In questo frangente sono state registrate circa un miliardo di autenticazioni.
Google sta per introdurre una serie di novità per le passkey
Le passkey si basano sulla crittografia a chiave pubblica ed eliminano la necessità di usare le password memorizzate. Queste vengono sostituite con prove crittografiche uniche in grado di dimostrare l’identità degli utenti. Le passkey sono decisamente più difficile da hackerare poiché eliminano il rischio di phishing e attacchi che si basano proprio sulle password. Inoltre, vengono archiviate in modo sicuro e possono funzionare su diversi dispositivi, tra cui anche computer e tablet.
Google ha annunciato l’arrivo di alcune novità per le passkey. Infatti, quest’ultime, secondo quanto ha dichiarato l’azienda di Mountain View, presto verranno supportate dal programma di protezione avanzata (APP) di Google. Questo fornirà maggiori protezioni per tutti gli utenti di alto profilo come attivisti, politici, giornalisti e leader aziendali. Inoltre, gli utenti APP potranno utilizzare le passkey da sole oppure insieme ad una password o anche una chiave di sicurezza hardware.
Oltre ciò, verrà introdotta anche la protezione su più account che si basa su Shared Signals Framework. Questo sistema permetterà di condividere le notifiche di sicurezza relative a tutte le attività sospette senza mai smettere di rispettare la privacy. Ciò vale anche con altre aziende che gestiscono app e servizi di terze parti. Un sistema che proteggerà ulteriormente gli account e gli utenti Google impedendo ai criminali informativi di accedere e rubare identità digitali e dati.