La conferma di quanto detto è stata fornita da IDA Ireland, ovvero l’agenzia responsabile del mantenimento e dell’attrazione degli investimenti diretti esteri in Irlanda. Secondo quanto riportato, il denaro fornito a Intel fa parte di un pacchetto di aiuti dedicati alle aziende che presentano bollette energetiche aumentate, successivamente allo scontro tra Ucraina e Russia.
Il finanziamento, infatti, è stato erogato nell’ambito del programma da 100 milioni di euro ed introdotto dal governo irlandese l’anno scorso dopo essere stato autorizzato dalla Commissione europea. Al momento è noto quanto accaduto con Intel e non si sa se anche altre aziende hanno beneficiato degli aiuti proposti.
Riguardo ad Intel, lo scorso anno, l’azienda ha ottenuto dal governo irlandese anche crediti di imposta rimborsabili pari a centinaia di milioni di euro. Questi sono parte dell’espansione dell’impianto di produzione a Leixlip. Secondo i bilanci, dunque, il produttore di semiconduttori ha ricevuto circa 601 milioni di euro tra sovvenzioni e crediti d’imposta rimborsabili nel 2023 da Paesi al di fuori degli Stati Uniti.
Intel ha già utilizzato il private equity per poter finanziare la costruzione di un nuovo impianto, accogliendo anche un investimento di 15 miliardi di dollari ottenuti da Brookfield Infrastructure Partners in uno stabilimento in Arizona. In cambio ha ottenuto una quota del 49%.