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Intel riceve 30 milioni di euro per l’aumento dei prezzi

Intel da ormai 35 anni ha stipulato un importante rapporto con l’Irlanda. Questo legame risulta essere particolarmente importante per il Paese così come per il produttore di semiconduttori. Sono infatti gli impianti irlandesi a rappresentare l’emanazione di Intel in Europa. A tal proposito, presto il produttore si espanderà presto in Germania ed anche in altri Stati europei. Riguardo il rapporto tra Intel e Irlanda, l’intero sistema si basa su quasi 5000 impiegati e sono stati investiti oltre 30 miliardi di euro. Con questa impostazione, l’Irlanda sta cercando di assicurare ad Intel un clima operativo favorevole per contribuire al PIL.

Come l’Irlanda sostiene Intel

La conferma di quanto detto è stata fornita da IDA Ireland, ovvero l’agenzia responsabile del mantenimento e dell’attrazione degli investimenti diretti esteri in Irlanda. Secondo quanto riportato, il denaro fornito a Intel fa parte di un pacchetto di aiuti dedicati alle aziende che presentano bollette energetiche aumentate, successivamente allo scontro tra Ucraina e Russia.

Il finanziamento, infatti, è stato erogato nell’ambito del programma da 100 milioni di euro ed introdotto dal governo irlandese l’anno scorso dopo essere stato autorizzato dalla Commissione europea. Al momento è noto quanto accaduto con Intel e non si sa se anche altre aziende hanno beneficiato degli aiuti proposti.

Riguardo ad Intel, lo scorso anno, l’azienda ha ottenuto dal governo irlandese anche crediti di imposta rimborsabili pari a centinaia di milioni di euro. Questi sono parte dell’espansione dell’impianto di produzione a Leixlip. Secondo i bilanci, dunque, il produttore di semiconduttori ha ricevuto circa 601 milioni di euro tra sovvenzioni e crediti d’imposta rimborsabili nel 2023 da Paesi al di fuori degli Stati Uniti.

Intel ha già utilizzato il private equity per poter finanziare la costruzione di un nuovo impianto, accogliendo anche un investimento di 15 miliardi di dollari ottenuti da Brookfield Infrastructure Partners in uno stabilimento in Arizona. In cambio ha ottenuto una quota del 49%.

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Pubblicato da
Margareth Galletta