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TerraMaster D8 Hybrid: DAS piccolo e funzionale fino a 128TB – Recensione

TerraMaster, azienda leader nel settore della produzione di dispositivi per il backup e la memorizzazione, ha recentemente lanciato sul mercato un nuovo DAS, il cui acronimo è Direct Attach Storage, trattasi di un disco che viene collegato in modo diretto al PC (quindi non alla rete come un NAS), al cui interno si possono trovare vari dischi di memoria che possono essere cambiati dall’utente. Il modello di cui vi parliamo è il TerraMaster D8 Hybrid, un DAS a 8-bay, ovvero con quattro slot fisici dove posizionare i dischi meccanici e quattro slot SSD M.2 per i dischi di ultima generazione (molto più rapidi nello scambio dei dati, silenziosi e di piccole dimensioni). Scopriamolo meglio da vicino con la nostra recensione completa.

 

Design e Estetica

Una volta aperta la scatola possiamo già scoprire la presenza di alcuni accessori molto interessanti, oltre al DAS vero e proprio, è possibile trovare un cavo USB-C to USB-C 3.2, adatto per il collegamento fisico, un alimentatore per la corrente (data l’assenza di una batteria integrata), una clip da utilizzare per l’eventuale reset del sistema, un cacciavite che viene sfruttato quando è da modificare il set RAID ed anche alcuni adesivi sui quali scrivere per personalizzare le varie sezioni del prodotto.

Dimensionalmente parlando non è troppo ingombrante, in quanto può raggiungere 222 x 179 x 154 millimetri, con un peso, al netto dei dischi che gli utenti andranno ad inserire internamente, di 1,9kg. I materiali utilizzati sono di ottima qualità, è presente una struttura in metallo (inserita all’interno), al cui fianco si trovano le slitte dove posizionare gli hard disk, la scheda madre, ed eventualmente gli slot per gli SSD M.2 di ultima generazione. Esternamente invece è stata utilizzata una scocca in plastica, di colorazione nera, opaca (così non trattiene le impronte, nè troppa polvere), una forma di parallelepipedo, con i lati ricoperti interamente dal logo Terramaster, che funge anche da griglia di aerazione. Un’estetica ad ogni modo molto curata, precisa e gradevole alla vista, che rientra alla perfezione negli standard a cui siamo solitamente abituati per dispositivi di questo tipo, ma allo stesso tempo viene impreziosita da materiali di qualità eccellente, robusti e resistenti sul lungo periodo (così da garantire utilizzi prolungati).

 

Primo avvio ed installazione

La prima cosa da sapere riguarda più che altro la semplicità d’uso e di manutenzione del TerraMaster D8 Hybrid, il produttore ha volutamente cercato di mettere sul mercato un prodotto che potesse essere quasi plug&play ed a tutti gli effetti alla portata di ogni singolo utente. L’installazione degli hard disk è semplicissimo, infatti basta farli scorrere all’interno della slitta apposita, con l’aggancio a clip (si sente un piccolo scatto quando arriva in fondo) e piena compatibilità diretta con i SATA da 3,5 pollici. Tecnicamente è possibile inserire anche un SATA SSD da 2,5 pollici, ma in questo caso sono necessarie delle piccole viti per l’aggancio fisico. Leggermente più complessa l’installazione degli SSD M.2, in quanto sarà necessario svitare due viti nella parte posteriore e far scorrere leggermente il case (niente di troppo difficile, intendiamoci), per avere la possibilità di accedervi senza problemi.

Completate tutte queste procedure, è arrivato il momento di collegare fisicamente il DAS al computer, sfruttando i cavi in dotazione. Ciò che ci ha stupito è la totale assenza di driver da installare, una volta collegato in pochi secondi viene riconosciuto dal sistema, potendo accedere ai file contenuti all’interno con i vari settaggi RAID impostati dal consumatore. Da notare che le unità interne possono eventualmente venire (s)collegate anche quando connesse al computer, non è necessario rimuoverlo.

Proprio il RAID è una componente fondamentale di un qualsiasi NAS o DAS, se non siete esperti del settore, ricordiamo essere l’acronimo di Redunant Array of Independent Disks, ovvero la scelta del consumatore di come il sistema debba “vedere” i dischi collegati (separati, come un unico disco, a due e due e altro ancora). Di base il computer vede i dischi come tutti separati, di conseguenza avrete volumi distinti in relazione al numero di dischi inseriti fisicamente all’interno del DAS (fino ad un massimo di 8 dischi, 4 frontali e 4 SSD M.2), anche se tecnicamente avete collegato solo una porta USB-C al computer. La modifica del RAID può avvenire sfruttando il piccolo cacciavite incluso in confezione, che permette di accedere al selettore posto nella parte posteriore del prodotto. Spostando le levette è possibile scegliere il RAID di solo i primi due dischi, gli altri due saranno sempre considerati come singoli, impostando tra i vari livelli: singoli, JBOD, 1. Dopo che avrete settato il tutto, spetterà al computer formattarli seguendo le indicazioni, per poi essere facilmente accessibile da parte del consumatore finale.

 

Specifiche e prestazioni

TerraMaster D8 Hybrid, come abbiamo accennato nei paragrafi precedenti, ha 8 slot a disposizione da 10Gbps con interfaccia USB 3.2 Gen2, nello specifico quattro sono HDD SATA fino ad un massimo di 24TB l’uno (totale di 96TB), seguiti poi da quattro SSD M.2 NVMe da massimo 8TB l’uno (per un totale di 32TB), idealmente il sistema è in grado di supportare fino a 128TB. I formati supportati sono i classici NTFS, APFS, EXT4 e FAT32, a cui si aggiunge anche exFAT.

Ciò che stupisce maggiormente è la silenziosità, infatti il sistema di raffreddamento, che non porta mai a surriscaldare il sistema, raggiunge una rumorosità massima di 21 dB, davvero un’inezia in confronto a tanti altri prodotti sul mercato. La ventola posteriore viene utilizzata pochissimo, anche solo per pochi secondi, poi la maggior parte del “rumore” viene emesso dai dischi meccanici inseriti all’interno del DAS, tuttavia pensando di utilizzare solo SSD, sarà praticamente silenzioso al 100%. La sua versatilità è tale da risultare essere utilizzabile anche con collegamento diretto ad un NAS, fungendo in parte da centro multimediale, o come location di storage accessorio al suddetto device. Quando collegato al computer, il TerraMaster D8 Hybrid si accende/spegne in modo completamente automatico, senza dover premere alcun pulsante, può fungere in pratica da grande hard disk esterno, senza che nemmeno ve ne accorgiate.

 

Chi lo deve acquistare

La domanda che sicuramente vi sarete posti, quale utente può pensare di acquistare un prodotto di questo tipo? TerraMaster offre una versione più “piccola” ed economica, D5 Hybrid 5-Bay, con la quale condivide quasi tutte le specifiche tecniche (oltre al design), con conseguente riduzione degli slot a disposizione, pertanto se il modello recensito fosse per voi troppo “capiente”, sappiate che ne esiste uno maggiormente alla vostra portata. Parlando invece del TerraMaster D8 Hybrid può essere considerato un vero e proprio affare per l’utente che necessita di archiviazione mista, ovvero rappresentante il giusto mix tra la “lentezza” di dischi meccanici e SSD di nuova generazione, i quali permettono di scambiare dati in modo rapidissimo e velocissimamente. Funzionale anche in termini di centro multimediale, sul quale salvare i contenuti del montatore video o del fotografo professionista, avendo sempre un backup a cui accedere in velocità, e dal quale non ricevere cattive sorprese.

 

TerraMaster D8 Hybrid – conclusioni

In conclusione TerraMaster D8 Hybrid è il DAS che ci sentiamo di consigliare vivamente, un prodotto versatile, intuitivo, personalizzabile e realizzato con materiali di assoluta qualità. I suoi punti di forza sono molteplici, si parte ovviamente dalla grande capacità interna, pensare di poter installare fino a 8 unità al suo interno, con 128TB idealmente disponibili, è un qualcosa che pochi altri device sono in grado di offrire. A ciò si aggiunge una silenziosità superiore al normale, talmente silenzioso da farvene dimenticare completamente una volta acceso (sopratutto se avete installato solamente gli SSD). Ottima la versatilità, con possibilità di impostare il RAID per due delle quattro unità fisiche poste anteriormente, oltre al suo essere praticamente plug&play. Come abbiamo visto nel corso della recensione, il prodotto può facilmente essere collegato ad un computer, per essere utilizzato nell’immediato, senza dover minimamente attendere tempi morti o l’installazione di driver.

E’ proprio la sua semplicità d’utilizzo il punto che vogliamo rimarcare maggiormente nella nostra recensione, un aspetto non scontato da un prodotto di questo tipo, ma allo stesso tempo capace di risultare facilmente utilizzabile da qualunque utente, anche il più inesperto sulla pizza. Basterà infatti inserire tutti gli hard disk (forse è leggermente difficoltoso inserire gli SSD M.2, ma è comunque un problema relativo), collegarlo fisicamente al computer, ed il gioco è fatto.

Arriviamo ora a parlare di prezzo, il TerraMaster D8 Hybrid è tutt’altro che costoso, al momento è disponibile con la campagna Kickstarter ad una cifra di 199 dollari, risultando anche uno dei più economici in circolazione. La soluzione indicata qui sopra, in promozione di 100 dollari rispetto a quello che sarà il prezzo di listino di 299 dollari per poco tempo, vi permetterà comunque di ricevere presso la vostra abitazione il DAS, senza hard disk aggiuntivi di alcun tipo (che dovranno a loro volta essere acquistati a parte). Per maggiori informazioni vi invitiamo a collegarvi direttamente qui. Coloro che lo acquisteranno avranno l’opportunità di accedere gratuitamente ad un software di backup di dati ed informazioni, in questo modo in automatico il sistema andrà a caricare sul DAS una specifica cartella, ogni qualvolta verrà effettuata una modifica alla stessa (o più semplicemente potrete premere un pulsante per effettuare l’intero backup).

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Pubblicato da
D'Orazi Dario