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Asunta su Netflix: la vera storia dietro la serie

Su Netlix arriva una nuova miniserie che sta scalando le classifiche dei più visti. Si tratta di “Asunta” composta da sei episodi ed ispirata ad una storia vera che scosse profondamente la Spagna. La vicenda risale ad 11 anni fa, mentre il processo che ne è derivato si è concluso nel 2015. La vicenda che ha lasciato un’impronta nella cronaca mondiale ed ora, grazie al regista Jacobo Martínez, sta diventando nota in tutto il mondo.

Asunta Bastera, alla nascita Yong Fang, è stata adottata dalla coppia a soli 9 mesi e viene portata in Spagna (in Galizia) dalla Cina. Quella della bambina è la prima adozione internazionale che è stata registrata nella regione spagnola.

La vera storia di Asunta Basterra su Netflix

La trama di Asunta su Netflix è strutturata come quella di molti crime show, attualmente in circolazione. Con qualche licenza poetica, la serie ricostruisce gli eventi realmente accaduti ad Asunta Basterra, figlia di Rosaria Porto e Alfonso Basterra, scomparsa il 21 settembre del 2013 a Santiago de Compostela.

Tutto ha inizio con una denuncia di sparizione

che si trasforma in un’indagine sempre più inquietante quando il corpo di Asunta viene trovato dopo poche ore vicino una strada nella periferia della città. La polizia si ritrova al centro di cupi indizi che sembrano puntare tutti in direzione dei genitori. Nella serie tv Netflix vengono mostrati questi primi passi verso la macabra risoluzione del caso.

La polizia indaga e i dettagli emersi sulla vita di Asunta prima della sua morte si dimostrano sempre più terrificanti. La madre la prima ad essere arrestata, seguita poi dal padre. Entrambi sono poi stati condannati nel 2015 durante il processo, come viene mostrato anche nella serie Netflix, a 18 anni di carcere per l’omicidio di Asunta Basterra. Secondo l’autopsia è morta per asfissia. Inoltre, nel suo sangue sono state trovate tracce di Lorazepam che i genitori le avrebbero somministrato per stordirla prima di legarla e soffocarla. La serie TV Netflix porta sul piccolo schermo questa terribile storia il cui movente è ancora tutt’oggi ignoto.

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Pubblicato da
Margareth Galletta