Negli anni ’50, il governo canadese ha avuto un’idea piuttosto strana: usare bombe nucleari per estrarre petrolio dalle sabbie bituminose dell’Alberta. È una cosa che può far storcere il naso solo a pensarci ma questo progetto, chiamato “Project Oilsand“, era una sorta di esperimento pazzo.
L’idea venne fuori da Manley L. Natland della Richfield Oil Corporation. Il piano era abbastanza semplice, almeno sulla carta: far esplodere fino a 100 bombe nucleari sotto le sabbie per “ammorbidire” il petrolio e farlo emergere in superficie. Un po’ come cucinare, solo che invece di usare il forno, si usavano esplosioni atomiche.
Ma è chiaro che non tutti erano contenti di questa idea. Alcuni, per esempio, pensavano che far scoppiare bombe nucleari potesse non essere esattamente una buona idea per l’ambiente. Non voglio essere un tipo noioso, ma pensate al disastro! Immaginate il petrolio radioattivo che fuoriesce dalle sabbie… niente di buono!
Le preoccupazioni sulla sicurezza e sull’ambiente hanno iniziato a crescere, specialmente dopo la crisi dei missili di Cuba nel ’62. A quel punto, la gente si è resa conto che giocare con le bombe nucleari poteva avere delle brutte conseguenze, anche solo per far uscire un po’ di petrolio dalle sabbie!
Insomma, il “Project Oilsand” è diventato presto una brutta idea agli occhi di tutti. Il governo canadese, vedendo che il progetto non era esattamente popolare, ha deciso di abbandonarlo. E beh, possiamo solo dire che è stata una buona decisione!
Quindi, alla fine, il “Project Oilsand” è stato solo un’altra di quelle idee folli che si possono avere quando non si pensa troppo alle conseguenze. Ma almeno ci ha fatto capire che le bombe nucleari e il petrolio non vanno troppo d’accordo.