La luce ultravioletta (UV) è uno di quei misteri che, per la maggior parte di noi, rimangono abbastanza oscuri. Non siamo proprio in grado di percepire la luce UV, ma c’è un mucchio di animali che invece la vedono benissimo.
Chi può vedere la luce ultravioletta?
Quando si parla di vedere, noi umani abbiamo i nostri fotorecettori nella retina che ci permettono di distinguere i colori. Anche se i nostri occhi possono cogliere un po’ di UV, il cristallino fa da filtro per tenerci al sicuro da danni potenziali, come l’invecchiamento precoce degli occhi o il rischio di cancro.
Ci sono però delle eccezioni interessanti. Ci sono persone, di solito sotto i 30 anni o che hanno avuto un’operazione alla cataratta prima degli anni ’80 senza ricevere un’implantologia sostitutiva, che riescono a vedere un blu-violetto vagamente luminoso. Un famoso esempio è Claude Monet, il pittore impressionista, che ha dipinto tonalità di blu e viola più intense dopo un’operazione.
Gli animali, invece, sono su un altro livello. Molti mammiferi, insetti, uccelli, rettili e anfibi vedono UV per tutta la vita. Questo non è solo un trucco interessante: aiuta i predatori marini a cacciare nelle acque poco profonde e permette agli insetti di trovare il cibo e agli uccelli di capire quando i frutti sono maturi. La luce UV è come una lente di ingrandimento per il mondo animale.
Si dice che i nostri antenati fossero in grado di vedere dell’UV. Ma nel corso dell’evoluzione umana, sembra che abbiamo preferito vedere il violetto anziché l’UV. Forse era per evitare danni agli occhi o perché vedere nell’UV rendeva tutto un po’ sfocato.
Un universo di colori
Insomma, mentre noi ci accontentiamo di vedere il mondo come lo vediamo, ci sono creature lì fuori che vivono in un universo di colori che noi non possiamo nemmeno immaginare. E chissà, forse c’è un modo per noi di imparare da loro e di vedere il mondo in un modo tutto nuovo.