Antitrust sanziona gli autonoleggi per clausole vessatorie L’Antitrust ha ufficialmente comunicato di aver sanzionato alcune imprese di autonoleggio per oltre 18 milioni di euro complessivi. Le società coinvolte sono Hertz Italiana, Green Motion Italia, Avis Budget Italia. Noleggiare, Drivalia Leasys Rent e Centauro Rent a Car Italy. Il sanzionamento è partito per alcune clausole vessatorie.

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha dichiarato che le società di autonoleggio coinvolte imponevano ai clienti una fee non giustificata per la gestione delle multe ed omessi pagamenti di pedaggio e parcheggio.

Antitrust sanziona le imprese di autonoleggio

Nello specifico, l’AGCM ha reso noto di aver contestato la clausola contenuta all’interno della documentazione contrattuale adottata dalle imprese di autonoleggio in questione. Suddetti documenti sono stati pubblicati sui rispettivi siti web aziendali. La clausola prevede l’obbligo del locatario della vettura di pagare un importo forfettario per gestire la pratica amministrativa connessa ad ogni multa erogata per delle infrazioni stradali o anche per l’omissione di pagamenti per tariffe di pedaggio e parcheggio.

L’Antitrust ha valutato la situazione e alla fine ha dichiarato che la clausola, indipendentemente dalla qualificazione che ciascuna società ha adottato, non presenta una giustificazione valida. Infatti, le società di noleggio si limitano a trasferire i dati identificativi dei clienti in questione all’Ente accertatore dell’infrazione.

Indipendentemente dallo specifico importo applicato dall’impresa continua, dunque, a sussistere il carattere ingiustificato di tale fee. Quanto dichiarato dall’Antitrust sussiste in relazione al carattere automatico dell’addebito sulla carta di credito del consumatore che avviene sulla base della autorizzazione pregressa fornita nel momento in cui è avvenuta la sottoscrizione del contratto di noleggio del veicolo.

Inoltre, l’Antitrust ha aggiunto che al momento dell’esito dell’accertamento di vessatorietà ogni società dovrà procedere pubblicando sul proprio sito web aziendale un estratto del provvedimento. Inoltre, a tutte le imprese è stato imposto di eliminare la clausola dalla documentazione contrattuale che presentano ai propri clienti.

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