Nel contesto sempre più urgente della transizione verso veicoli a emissioni zero, Ford ha sorpreso il mercato. In quanto sembra abbia preso una decisione controversa riguardante il futuro delle auto elettriche in Europa. Contrariamente alle aspettative di una completa transizione entro il 2030, il colosso automobilistico americano ha annunciato la sua intenzione di continuare a produrre e vendere automobili dotate di motori endotermici anche oltre la data fatidica.
Tale decisione segue l’esempio di altre case automobilistiche come Mercedes. Essa ha suscitato reazioni contrastanti tra gli esperti del settore e gli ambientalisti. Alcuni infatti sostengono che un “cambiamento” graduale sia più realistico e sostenibile per l’industria e per i consumatori. Altri invece, ritengono che l’azienda stia frenando il progresso verso un futuro più pulito e a favore dell’ambiente.
Ciò solleva importanti domande sulle motivazioni dietro questa mossa. Ford ha investito notevolmente nell’elettrificazione. A tal proposito sembra abbia dichiarato di non mettere in discussione l’importanza di abbracciare la mobilità elettrica, però ha deciso di rallentare i tempi della transizione. Probabilmente motivata da considerazioni economiche e logistiche. Oltre che da una certa cautela nel rispondere alle esigenze del mercato europeo. La decisione di continuare a offrire vetture a motore termico potrebbe essere vista come un tentativo di bilanciare la pressione
originata da questo cambio repentino di direzione, con la necessità di mantenere una serie di prodotti diversificata e accessibile ai consumatori.Vi è però il rischio che una tale presa di posizione possa danneggiare la reputazione di Ford. Minando la sua posizione nel mercato dell’auto elettrica. In un contesto in cui i consumatori sono sempre più consapevoli dell’impatto ambientale dei loro acquisti e delle politiche di sostenibilità delle aziende, il ritardo nell’adozione di tecnologie più pulite potrebbe alienare una fetta importante della clientela europea. Quest’ultima infatti potrebbe preferire brand più all’avanguardia e orientati al futuro. In più, il marchio rischia di trovarsi in una situazione di svantaggio rispetto ai concorrenti che stanno accelerando verso l’elettrificazione completa.