Negli ultimi anni, la ricerca nel campo della robotica ha fatto passi da gigante, tuttavia, sfidare la velocità e l’agilità dei corridori naturali rimane un obiettivo ambizioso. Sebbene i prototipi attuali, come quello presentato nel video di Figure 01, siano impressionanti per la loro innovazione tecnologica, c’è ancora un divario significativo rispetto alla fluidità e alla sinergia dei movimenti degli organismi viventi, il frutto di milioni di anni di evoluzione.
L’ingegnere meccanico Kaushik Jayaram mette in luce una delle sfide principali nel creare robot altamente performanti: la necessità di trovare un equilibrio tra diverse capacità. Ad esempio, ottimizzare la velocità in avanti potrebbe comportare un compromesso sulla capacità di virare con agilità. Questi compromessi sono spesso inevitabili durante lo sviluppo dei robot, impedendo di raggiungere la perfetta sinergia dei movimenti biologici.
Jayaram sottolinea che, nonostante alcuni successi, molti tentativi di emulare la natura risultano imprevedibili, poiché replicare la coordinazione
dei sistemi biologici rimane una sfida complessa. Gli insetti, ad esempio, dimostrano un’eccezionale sensorialità e agilità, superando spesso le capacità delle macchine costruite dall’uomo. Questo successo è attribuibile alla combinazione sinergica di energia e informazioni sensoriali a livello cellulare, garantendo un’elevata efficienza nei movimenti.Di conseguenza, molti ricercatori propongono un approccio diverso nella progettazione dei robot, concentrandosi sulla costruzione di “sub-unità funzionanti“. Questo metodo mira a creare sistemi in cui diverse componenti si integrano in modo armonico, riprendendo il funzionamento delle cellule animali per migliorare l’efficienza e la coordinazione dei movimenti.
Nel frattempo, mentre i robot continuano a evolversi, animali come ghepardi e insetti mantengono la loro supremazia in termini di velocità e agilità. Finché non si raggiungerà il livello di efficienza e coordinazione presente nella natura, possiamo trarre conforto dal fatto che già esistono robot con funzionalità sorprendenti. Ad esempio, si potrebbe citare il cane robotico dotato di lanciafiamme, un esempio della creatività umana nel campo della robotica, sebbene forse un po’ inquietante.