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TikTok etichetta i contenuti generati da AI

Negli ultimi giorni ha fatto notizia la scelta di OpenAI di introdurre un classificatore di immagini realizzate con AI per permettere agli utenti di essere sempre a conoscenza della natura dei contenuti con cui hanno a che fare. Stessa strada sembrerebbe essere stata intrapresa da TikTok che proprio in questi giorni ha dato il via al rilascio di un aggiornamento tramite il quale i contenuti generati da intelligenza artificiale saranno automaticamente etichettati. 

TikTok sfrutterà una tecnologia chiamata Content Credentials che si occuperà sostanzialmente di riconoscere tutti i prodotti generati da piattaforme di intelligenza artificiale e di aggiungere metadati che consentiranno agli utenti di capire se quanto visualizzato è stato realizzato da umani o meno.

 

TikTok etichetterà automaticamente i contenuti prodotti da intelligenza artificiale!

 

L’obiettivo della novità a breve disponibile per tutti gli iscritti alla piattaforma è quello di promuovere la trasparenza e rendere evidente agli utenti la natura dei contenuti diffusi. TikTok mira così a limitare il diffondersi di deepfake

, cioè foto, audio e video generati dall’intelligenza artificiale che imitano prodotti reali e che possono essere utilizzati anche in maniera inappropriata e illecita; e di informazioni fittizie che potrebbero essere ritenute fondate e reali dagli utenti meno esperti.

Favorire un’informazione obiettiva e trasparente è ormai lo scopo principale di piattaforme e social media, luoghi nei quali la diffusione di contenuti AIGC aumenta costantemente. TikTok, a tal proposito, ha manifestato in più occasioni la volontà di impegnarsi al fine di rendere gli utenti consapevoli e in grado di riconoscere ciò che stanno visualizzando. Diversi strumenti sono stati introdotti o sono in fase di sviluppo, tra questi la diffusione di video realizzati con esperti, che si pongono l’obiettivo di alimentare la consapevolezza tra gli utenti, i quali sono esortati a valutare sempre la natura e la veridicità di quanto presente in rete.

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Pubblicato da
Giorgia Leanza