Le voci sull’arrivo della nuova gamma Xperia di Sony si stanno facendo sempre più sostenute e insistenti, infatti il 15 Maggio Sony presenterà al mondo il suo prossimo top di gamma Xperia 1 VI ma anche altri dispositivi come il medio di gamma Sony Xperia 10 VI, del quale stanno circolando informazioni in più, vediamo di cosa si tratta.

 

Simile ma diverso

Come potete ben vedere il medio di gamma in questione mantiene un design simile ai predecessori con cornici sottili di lato ma spesse superiormente e inferiormente e integra due fotocamere (una in meno di Xperia 10 V che invece ha 48+8+8MP, rispettivamente principale, ultra grandangolare e tele).

Una recente immagine trapelata in rete ci mostra a quale fotocamera ha rinunciato Sony, il medio di gamma dunque avrà una ultragrandangolare 0,6x e una principale con zoom ottico 2x senza perdita di qualità.

Dunque ricapitolando abbiamo:

  • rapporto di forma: 19,5:9
  • fotocamere posteriori: 2 (3 su Xperia 10 V):
    • principale: 1x, 2x
    • ultra grandangolare: 0,6x
  • bordi superiore ed inferiore: “visibili”
  • RAM: 6/8GB
  • audio: stereo, jack 3,5mm
  • resistenza: IP68
  • colorazioni: nero, azzurro, bianco

In aggiunta il device è finito anche sul tavolo di prova di Geekbench che ha mostrato come nome in codice della CPU la sigla Parrot, identificativo dello Snapdragon 6 Gen 1, il quale muoverà Android 14 e verrà supportato da 8Gb di RAM totali.

Non sappiamo a quanto ammonterà il prezzo di vendita al pubblico, con queste specifiche non c’è da aspettarsi un prezzo esageratamente elevato ma nemmeno troppo al ribasso, il suo predecessore è attualmente in vendita a circa 329 euro, non sappiamo al netto di tasse e dazi a quanto potrà spingersi il futuro modello, per scoprirlo dovremo attendere altri 4 giorni, Sony il 15 Maggio ufficializzerà i nuovi modelli e potremo finalmente scoprire come va e come si comporta il processore presente a bordo anche con le app più complesse da gestire.

Articolo precedenteVolkswagen Polo: una nuova prospettiva nel mondo automobilistico
Articolo successivoLa ricarica delle Tesla: il “trucco dell’asciugamano bagnato”