A tal proposito, Apple sta lavorando ad un tipo di intelligenza artificiale che può essere definita “on device”. Si tratta di un sistema AI generato direttamente sul dispositivo senza trasmissione o ricezione di dati. In questo modo è possibile garantire una maggiore privacy e allo stesso tempo l’intelligenza artificiale sarebbe in grado di ottenere risposte più rapide anche in assenza di rete. Per realizzare questo sistema è necessario affidarsi ad alcuni processori con una NPU potente. Apple avrebbe già, in parte, raggiunto questo traguardo con il nuovo M4 usato sui nuovi iPad Pro.
È importante sottolineare che l’intelligenza artificiale “on device” da sola non basta per fornire tutte le funzionalità AI
offerte. Per alcune di esse è necessaria un’elaborazione più potente che al momento possono offrire solo le server farm cloud. Secondo alcune indiscrezioni, per supportare questo tipo di funzioni Apple sarebbe intenzionata a stringere una partnership con OpenAI o Google. Nel frattempo, però l’azienda di Cupertino starebbe lavorando alla realizzazione di server cloud con lo scopo di elaborare suddette attività AI più avanzate.Suddetti server, definiti internamente “Project ACDC (Apple Chips in Data Center), dovrebbero essere utilizzati dai processori M2 Ultra (integrato sugli Apple Mac Studio e Pro). In un futuro prossimo a questi processori dovrebbero essere affiancati anche i più recenti M4 che presentano una NPU ottimizzata per le funzioni AI.
In una recente dichiarazione, Tim Cook, CEO di Apple, ha affermato che introducendo le funzioni con intelligenza artificiale “on device”, l’azienda di Cupertino punta a distinguersi rispetto la concorrenza. Considerando quanto detto è sempre più probabile che Apple presto possa integrare l’AI in gran parte dei suoi dispositivi.