In Canada negli anni ’50 il governo aveva messo a punto un nuovo progetto per cercare di estrarre il petrolio con metodi diversi rispetto a quelli che si utilizzavano a quel tempo; si decise quindi di utilizzare l’ energia nucleare per estrarlo dalle sabbie bituminose poiché le esplosioni garantivano di poter liquefare meglio il bitume facilitando l’ estrazione del petrolio. Il progetto si chiamava Project Oilsand e fu ideato da Manley L. Natland della Richfield Oil Corporation in seguito alla richiesta di molto energia per il paese.
Questo progetto prevedeva di utilizzare le bombe nucleari per creare delle gallerie sotterranee che avrebbero poi accumulato il petrolio liquefatto in modo da poter essere pompato in superficie più rapidamente. Il problema però fu che non venne approvato date le preoccupazioni a livello ambientale dato che le scorie sprigionate dal nucleare sono radioattive e potrebbero causare dei danni irreversibili all’ ambiente ma anche a coloro che lavorano in queste miniere.
Energia nucleare, progetto mai messo in atto
L’ energia nucleare ha da sempre destato molti dubbi riguardo il suo utilizzo dato che rilascia delle scorie radioattive; infatti la crisi delle armi di Cuba del 1962 aveva trasformato l’ opinione pubblica poiché adesso non appoggiavano più questo progetto, per cui il governo fu costretto a interrompere il nuovo piano sull’ energia nucleare. Anche se l’ intenzione degli sviluppatori era buona, questo progetto non poteva mettersi in atto dato che, l’ utilizzo di una forma di esplosione che provocava molto conseguenze a livello ambientale e civile, era troppo avanti per il periodo di cui stiamo parlando. Di conseguenza si dovranno trovare altri sistemi per estrarre il petrolio senza causare dei pericoli o conseguenze gravi per i cittadini e per l’ ambiente.
L’ utilizzo della nuova tecnologia fa capire come a quel tempo si abbia pensato a delle nuovo forme di utilizzo oltre a quello bellico in modo da metterla sotto una buona luce.