La notizia è arrivata sul post pubblicato sul blog di Neuralink mercoledì scorso. L’azienda ha rivelato che alcuni sottili filamenti, utilizzati per monitorare l’attività neuronale, potrebbero essersi disallineati dalla loro posizione iniziale nel cervello del paziente. La causa di tale situazione, gli elementi coinvolti e le possibili ripercussioni al momento non sono ancora stati resi noti. Infatti, Neuralink non ha ancora rilasciato comunicazioni ufficiali in merito.
Nel post pubblicato sul blog viene precisato che il problema si è presentato a fine febbraio. Inoltre, sembra che l’azienda sia riuscita a compensare almeno in partire alla perdita di dati modificando il proprio algoritmo di decodifica dei segnali neurali.
Neuralink, a metà marzo, aveva stupito tutto il mondo quando aveva pubblicato il video del primo pazienze con un chip celebrale. Nelle immagini l’uomo in questione muoveva con il pensiero un cursore ed era riuscito anche a giocare a Civilization
. Nonostante questo successo, si era già verificata una problematica. Questa notizia è stata però rivelata solo di recente dal Wall Street Journal, per poi essere confermata da Neuralink.Come anticipato, le cause dell’incidente sono ancora sconosciute. Alcune fonti vicine all WSJ ha ipotizzato che l’origine del problema potrebbe essere la presenza di aria rimasta intrappolata nel cranio dopo aver effettuato l’intervento. Suddetta condizione è nota come “pneumocefalo” e sembra che nelle prime fasi si fosse anche valutato di rimuovere l’impianto.
Al momento sembra che la situazione si sia stabilizzata e che non si siano presentati rischi. Inoltre, sembra che non sarà necessario operare di nuovo. Neuralink però ha dichiarato che lo spostamento dei filamenti ha diminuito la velocità di trasmissione dei dati in BPS. L’azienda è però intervenuta per ripristinare i livelli precedenti all’incidente modificando l’algoritmo. Per ottenere ulteriori informazioni riguardo la situazione sarà necessario attendere le dichiarazioni ufficiali di Neuralink.