Il clima politico in Italia si sta accendendo, le fiamme ardono. La causa? Le controversie nate dopo alcuni cambiamenti per nuovi incentivi auto elettriche e la decisione del governo di ridurre i fondi per finanziare il decreto Coesione. Il dibattito è scoppiato in seguito alle opinioni contrastanti espresse dai ministri Salvini e Urso.
Per Salvini l’Ecobonus potrebbe impattare positivamente sulle case automobilistiche cinesi, favorendole a discapito delle aziende nazionali. Dall’altro lato c’è l’opinione di Urso, che ha difeso a spada tratta il nuovo piano per gli incentivi. A suo parere la strategia ideata servirà a sostenere invece la produzione nazionale di auto favorendo l’economia del Paese. Urso ha contestato le affermazioni di Salvini con dei report in cui vi era chiaramente descritto che solo il 2% degli incentivi andrà effettivamente alle vetture cinesi.
Fondi incentivi auto elettriche tagliati di milioni di euro
Mentre i due si son dati battaglia, il governo ha intrapreso una decisione significativa. Qual è? Hanno deciso di ridurre i fondi destinati agli incentivi auto e alle colonnine di ricarica domestica per finanziare il decreto Coesione.
Ma a quanto ammonta la cifra? Sono stati tagliati 60 milioni di euro dai fondi per l’acquisto di veicoli non inquinanti e 20 milioni di euro destinati alle infrastrutture di ricarica domestica. Come se non bastasse, il governo ha anche annunciato una riduzione significativa dei fondi previsti per il prossimo anno, utilizzando già 250 milioni di euro. Ovviamente questa mossa ha scatenato un putiferio, critiche e tanta preoccupazione. Si parla tanto di transizione verso la mobilità sostenibile e poi gli incentivi vengono tagliati in tal modo?
L’azione potrebbe compromettere tutti quegli sforzi attuati fino ad ora per promuovere la produzione di auto elettriche in Italia e l’adozione di questi veicoli, per non parlare della frenata all’espansione delle strutture di ricarica. Sia i costi che la pochezza di colonnine sono tra i motivi per il quale molti automobilisti optano ancora per vetture inquinanti. Gli incentivi avrebbero potuto spingere molti ad optare finalmente per auto a zero emissioni. Non c’è ancora una data certa per l’entrata in vigore dei nuovi incentivi del 2024, ma si pensa che la data prescelta sia il 20 maggio. La decisione del governo di sacrificare parte dei fondi per gli incentivi per le auto elettriche a favore di altri settori è pura contraddizione, va contro tutto ciò che l’Europa stessa ha progettato.