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Recensione Samsung Galaxy S24: l’intelligenza artificiale diventa portatile

Samsung Galaxy S24 è lo smartphone più economico della line-up del 2024 dell’azienda sudcoreana, oltre ad essere il più compatto, integrando comunque tutte le funzionalità software che hanno catturato l’attenzione del pubblico, come appunto l’intelligenza artificiale. Scopriamolo da vicino con la nostra recensione completa.

 

Design e Estetica

Dopo Asus, Samsung crede fermamente nella necessità per alcuni utenti di avere tra le mani uno smartphone assolutamente compatto, ed il Samsung Galaxy S24 rappresenta la massima espressione di questa filosofia di pensiero. Il dispositivo non ha la finitura in titanio di S24 Ultra, ma presenza un Armo Aluminum 2 che è un piacere per gli occhi, e per le mani, con una back cover posteriore con protezione Gorilla Glass Victus 2, che presenta una finitura opaca molto elegante e di classe, oltre a non trattenere in nessun modo le impronte digitali. La sensazione che offre è di smartphone Premium, una qualità che difficilmente troviamo su altri dispositivi orientali, come ad esempio Xiaomi, Realme e similari.

Il modulo delle fotocamere presenta la classica disposizione di casa Samsung, sono tre sensori in verticale, leggermente sporgenti rispetto alla cover. Il form factor può ricordare lontanamente un iPhone, ma le dimensioni sono nettamente inferiori: 147 x 70 x 7,6 millimetri ed un peso di soli 167 grammi. Sul frame troviamo tutta la connettività fisica, sul lato destro tasto di accensione/spegnimento con volume, inferiormente il carrellino delle SIM e la porta USB-C (con uscita video), assente il jack da 3,5mm.

 

Specifiche e hardware

Il display è un pannello da 6,2 pollici di diagonale, con risoluzione FullHD+, un AMOLED che permette di oscillare nel refresh rate tra 24 120Hz, e profondità dei colori di 16 milioni. La luminosità di picco, pari a 2600 nit, è più che sufficiente per l’utilizzo sotto la luce solare diretta (è compatibile anche con la modalità HDR), il suo essere completamente piatto facilita l’appeal verso tutti gli utenti che “odiano” la curvatura ai bordi, mentre è presente l’always-on-display fortemente personalizzabile dall’utente finale.

Il processore è un Samsung Exynos 2400, deca-core con frequenza di clock che raggiunge i 3,2GHz, affiancato da una GPU Xclipse 940. Un SoC sufficientemente performante, anche se inferiore rispetto al top di gamma di casa Qualcomm, che presenta un difetto non di poco conto: tende a scaldare più del dovuto. La configurazione prevede poi 8GB di RAM, a cui si possono avvicinare a scelta tra 128 o 256GB di memoria interna (che ricordiamo non sono espandibili).

Lo sblocco avviene tramite il riconoscimento del viso 2D ed il sensore per le impronte digitali sotto il display, con una buona reattività generale. La connettività prevede di base due SIM, a cui si aggiunge il supporto all’eSIM

; sempre parlando di connessioni wireless è possibile trovare il WiFi 6E, ovviamente dual-band, il bluetooth 5.3 ed il chip NFC.

 

Fotocamera, sistema operativo e batteria

Il comparto fotografico resta molto simile a quanto visto lo scorso anno, stiamo parlando di un sensore principale da 50 megapixel, con stabilizzatore ottico integrato, seguito da un grandangolare da 12 megapixel, con apertura F2.2 (la precedente era F1.8), seguito poi a ruota da un 10 megapixel, uno zoom ottico 3X. In ogni condizione di luce le immagini sono quasi perfette, i dettagli sono precisi, la nitidezza di livello superiore, ed il micromosso è praticamente assente. Ineccepibili sono gestione delle forti luci ed il bilanciamento della gamma cromatica, davvero da prima della classe, in questa fascia di prezzo. I video sono realizzati al massimo in 4K a 60fps, con una buonissima stabilizzazione ottica ed anche una messa a fuoco precisa ed affidabile in ogni condizione.

Anteriormente è stato posizionato un sensore da 12 megapixel, con apertura F2.2, dalla resa comunque più che buona, anche se forse di un gradino inferiore alle aspettative. Tra le novità introdotte nel software fotocamera, segnaliamo la presenza di Magic Editor, che sfrutta l’IA per ritoccare tutti gli scatti.

Il sistema operativo è Android 14, con personalizzazione grafica One UI, aggiornata alla versione 6.1. Una interfaccia di altissima qualità, forse la più completa tra quelle attualmente in circolazione, che offre ampissima possibilità di personalizzazione, tutte le funzioni già viste in passato (ad esempio su S24 Ultra), che viene impreziosita dalla presenza dell’intelligenza artificiale. Tra le novità più rilevanti troviamo la possibilità di tradurre una chiamata in tempo reale, la trascrizione di ogni nota, la possibilità di cambiare il tono dei messaggi e molto altro ancora (qui per maggiori dettagli).

In ultimo parliamo della batteria, un componente da 4000mAh che supporta ricarica rapida a 25W (uno dei più bassi dell’intero mercato), oltre a wireless a 15W inversa. Indubbiamente l’autonomia è il lato più negativo di Samsung Galaxy S24, poiché permette di utilizzare lo smartphone solamente per una giornata, volendola proprio tirare al limite arriveremmo ad un giorno e mezzo, ma non di più.

 

Samsung Galaxy S24 – conclusioni

In conclusione Samsung Galaxy S24 è uno smartphone che riesce a distinguersi dalla massa in primis per le dimensioni, tra le più compatte in circolazione, oltre che naturalmente un design di prima classe, capace di ergerlo nell’Olimpo degli smartphone del 2024. Ottimi anche il display e tutte le funzionalità software, meno il processore (che scalda troppo nella parte posteriore) e l’autonomia, quest’ultima ridotta e con il supporto ad una ricarica rapida a soli 25W.

 

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Pubblicato da
Denis Dosi