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I satelliti danno una mano alla NASA per questi progetti.

Oggi tutti noi conosciamo la società NASA, forse ci è nota per le varie imprese spaziali molto ambiziose o forse anche per l’allunaggio. Però è tra le prime agenzie governative in tutto il mondo che concentra una parte delle sue risorse sulla tutela dell’ambiente e la conservazione della natura.

La stranezza della NASA, da agenzia spaziale ad agenzia per la tutela ambientale

La NASA è da sempre conosciuta come agenzia spaziale, però è impegnata ad aiutare gli scienziati per capire quale specie animale bisogna tutelare primariamente. Più di preciso l’agenzia sfrutta i suoi satelliti per seguire il movimento costante degli animali, per fornire agli zoologi una loro ubicazione precisa. Principalmente rilevano la posizione di gruppi e branchi numerosi, e ne determinano lo stato di salute del loro habitat. Uno tra i progetti più famosi è quello riferito alla conservazione delle tigri del Bengala e dei giaguari. Il loro habitat è sofferente già da molti anni per causa dell’eccessivo disboscamento, degli incendi e della maggiore presenza dell’uomo nelle aree selvatiche. Nella pratica i satelliti della nasa scannerizzano il territorio per rilevare degli habitat ancora incontaminati oppure per segnalare il disboscamento di una precisa zona. In queste zone comunque sono sempre presenti le specie interessate nei loro progetti di tutela e conservazione.

Comunque, la NASA, ha anche dei collaboratori come l’ESA, l’ente spaziale europeo, la giapponese JAXA, la Wildlife Conservation Society e Google. Quest’ultimo tramite i suoi satelliti e Google Earth Engine, stanno contribuendo a far capire agli scienziati i cambiamenti ambientali recati solitamente nelle aree abitate delle specie selvatiche a maggior rischio. Uno studio condotto recentemente è riuscito a rivelare anche l’indice di vegetazione di alcuni paesi centro-africani grazie ai dati provenienti dai satelliti NASA, si sono studiati gli elefanti che attraversano la Riserva naturale Masai Mara del Kenya. Questi sforzi stanno cercando di impedire la sesta estinzione di massa, che sta provocando non pochi danni al nostro pianeta.

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