La progettazione degli smartphone Pixel tiene in considerazione le custodie (e il loro utilizzo) fin dal primo momento: lo ha dichiarato Claude Zellweger, direttore di Industrial Design di Google, nel corso di un’intervista rilasciata ad Inverse.
Avere in mente la cover sin dall’inizio si rende necessario in quanto – come spiega Google – è risaputo che il 90% delle persone ne userà una. Lo stesso procedimento potrebbe riguardare anche i prossimi Pixel 9. Ciò che avverrebbe sarebbe dunque una realizzazione in simultanea.
Il procedimento si renderebbe dunque utile soprattutto per una questione di adattamento. Le cover verrebbero quindi create per adattarsi agli smartphone e questi ultimi creati per adattarsi alle cover. Tutto ciò risulterebbe perfetto per gli utenti che sono soliti proteggere il loro dispositivo Pixel con una custodia di livello.
Google pensa alle cover e agli smartphone insieme: ecco come realizzano i Pixel
Il nuovo processo sarebbe partito con i Pixel 8 e le cover originali, l’azienda di Mountain View avrebbe fornito indicazioni anche ai produttori di terze parti all’interno del programma Made for Google. Del resto Zellweger afferma che il CEO Sundar Pichai “tiene molto ad avere un’esperienza davvero ben pensata“:
“Non passare da un design all’altro ogni anno – dichiara Zelleweger – è davvero importante. I nostri clienti vogliono davvero quel tipo di continuità. Vogliono la progressione: la progressione visiva deve seguire la progressione tecnica e non zigzag dappertutto“.
Uno degli aspetti fondamentali che viene elaborato durante il procedimento è quello legato al modulo fotografico, punto di forza degli smartphone Pixel. Proprio la barra contente i sensori delle fotocamere potrebbe subire grandi cambiamenti secondo le indiscrezioni con l’arrivo dei Pixel 9.
Proprio riguardo ai nuovi smartphone dell’azienda, si sta parlando davvero tanto in questi giorni. A quanto pare saranno quattro le varianti che Google rilascerà nella sua prossima finestra di presentazioni, la quale vedrà anche un Pixel 9 XL.