Secondo quanto dichiarato dall’azienda la piattaforma verrà usata in Giappone, Polonia e Germania. Il scopo sarà quello di animare le QPU dei supercomputer di svariati centri specializzati.
Per QPU si intende Quantum Processing Unit e sono dispositivi in grado di svolgere dei calcoli secondo una modalità del tutto nuova rispetto ai classici processori. Nello specifico, uno di questi speciali dispositivi, maturato da IQM Quantum Computers, rappresenterà il centro nevralgico del nuovo JSC (Jülich Supercomputing) in Germania. Qui verrà integrato in un sistema JUPITER
. Quest’ultimo si basa a sua volta sul superchip NVIDIA GH200 Grace Hopper.Per quanto riguarda il Giappone, troviamo il NVIDIA L’ABCI–Q. Si tratta di un supercomputer situato nel National Institute of Advanced Industrial Science and Technology (AIST). Quest’ultimo si basa su Hopper ed utilizza una QPU che viene prodotta da QuEra.
Infine, il Poznan Supercomputing and Networking Center (PSNC) polacco, ha recentemente implementato due QPU fotoniche. Quest’ultime sono state sviluppate da ORCA Computing in un supercomputer anch’esso basato su Hopper.
Tutte queste macchine appena citate hanno uno scopo comune. Oltre a superare i limiti presentati dagli attuali calcolatori, quest’ultimi mirano a spingere la ricerca scientifica. Nello specifico, all’interno dei centri appena citati, i supercomputer quantistici verranno utilizzati per diverse materie. Tra queste troviamo chimica, biologia, lo stesso quantum computing, ed anche l’ormai diffusissima intelligenza artificiale. Un traguardo importante che segna un punto di svolta per l’intero settore tecnologico.