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OpenAI: in arrivo contenuti NSFW compresa la pornografia?

Sembra che OpenAI potrebbe presto aprire le porte ai contenuti NSFW (not secure for work) con i suoi strumenti di intelligenza artificiale. È ipotizzabile che tra il materiale potrebbe comparire anche quello pornografico. Sarà possibile usarli però solo con responsabilità e senza generare deepfake.

A tal proposito la società di Sam Altman ha pubblicato un documento, il Model Spec, che evidenzia come ChatGPT, così come tutti gli strumenti AI, dovrebbero rispondere alle domande degli utenti.

OpenAI introduce contenuti NSFW

Un dettaglio particolare è che al momento il documento vieta a ChatGPT l’uso di contenuti NSFW. Allo stesso tempo però lascia aperto uno spiraglio per un possibile cambio di rotta. A tal proposito è importante un passaggio in cui viene specificato che secondo l’azienda è importante che sviluppatori e utenti siano liberi di poter utilizzare i servizi offerti da OpenAI senza limiti, purchè vengano rispettate le politiche di utilizzo. Per questo un team di esperti sta valutando la possibilità di generare anche contenuti NSFW. Ovviamente OpenAI garantisce che verranno apportati i dovuti controlli

per quanto riguarda l’età degli utenti.

Inoltre, l’azienda di AI ribadisce che, anche se apre il suo sistema a questi contenuti, non sarà possibile generare la pornografia tramite deepfake. Questa tecnologia viene combattuta da OpenAI che la considera eticamente inaccettabile. I propositi sono i migliori, ma bisognerà comprendere come l’azienda intenda distinguere tra contenuti NSFW considerati responsabili e quelli che non sono invece consentiti. A tal proposito, la stessa OpenAI ammette che il concetto di pornografia è soggettivo e il confine può essere piuttosto sfumato.

Il nuovo sistema con intelligenza artificiale, ampliato con questo genere di contenuti, potrebbe effettivamente fornire una nuova modalità d’uso agli utenti. Considerato quanto detto è però evidente che bisogna procedere con cautela per evitare che questi possano essere utilizzati per creare materiale che possa essere dannoso o anche offensivo. La sfida per OpenAI è quindi quella di trovare un equilibrio tra la libertà che intende fornire ai suoi fruitori e la responsabilità verso questo genere di contenuti.

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Pubblicato da
Margareth Galletta