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Apple Vision Pro pronto all’arrivo in Europa

Sta stabilendo una nuova era il visore Apple Vision Pro, un dispositivo che in tanti vorrebbero ma che non comprano per via del prezzo alto. Grazie alle sue peculiarità, è possibile avere a disposizione delle risorse fino ad ora mai viste, visualizzando di fronte a sé, semplicemente indossando un visore, più schermi e possibilità in contemporanea.

Addirittura al giorno d’oggi c’è chi effettua delle operazioni chirurgiche servendosi dell’Apple Vision Pro. Grazie alle sue peculiarità garantisce una visione totale di ogni aspetto legato alla salute del paziente e allo stato dell’operazione. Potrebbe trattarsi quindi di una risorsa fondamentale per il futuro, anche se qualcuno lo definisce ancora acerbo. Mentre Apple lavora ad una versione più economica del prodotto, sembra che la variante attualmente sul mercato sia pronta ad arrivare sul mercato europeo. Stando a quanto riportato da un celebre giornalista americano, il colosso di Cupertino avrebbe intenzione di ampliare la disponibilità del suo visore in sette nuovi mercati

prossimamente, tra cui anche quello europeo.

Apple Vision Pro arriva in Europa: lo annuncia una fonte molto affidabile

Stando a quanto riportato dalla fonte, Apple avrebbe cominciato una sorta di formazione del suo personale nei negozi fisici interessati dall’arrivo del visore. Centinaia di dipendenti riceveranno quindi gli stessi insegnamenti dai loro colleghi americani in merito all’utilizzo dell’Apple Vision Pro.

In merito ai prezzi, si tratta di un prodotto molto impegnativo che costa infatti più di 3000 $. Non ci sono informazioni su come verrà gestita la situazione in Europa. È lecito aspettarsi comunque un rincaro significativo, in quanto anche gli iPhone costano spesso circa 200 € in più rispetto ai prezzi originali negli Stati Uniti.

Fino ad ora i risultati per quanto riguarda le vendite non sono stati eccezionali: solo 450.000 mila unità sono state distribuite in tutto il 2024. È abbastanza poco soprattutto perché Apple prevedeva almeno il doppio.

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Pubblicato da
Felice Galluccio