Nel fervore dell’attuale scenario tecnologico, l’intelligenza artificiale sta diventando sempre più protagonista, con dispositivi che assumono ruoli sempre più centrali. Da un lato, assistiamo a mosse significative nel mondo del software, come l’integrazione di ChatGPT su iOS 18 da parte di Apple, le nuove capacità multimodali di Gemini AI di Google e il recente debutto di GPT-4 di OpenAI. Anche Meta ha però presentato un’idea innovativa: auricolari dotati di intelligenza artificiale e fotocamera integrata.
Secondo quanto riportato da The Information, Meta sta sviluppando questi auricolari, conosciuti internamente come “Camerabuds“, che sfruttano l’IA e una fotocamera per il riconoscimento immediato di oggetti e la traduzione di lingue.
Si dice che Mark Zuckerberg, CEO di Meta, mostri un forte interesse per il progetto, supervisionando vari concept di design, sia in-ear che over-the-ear. La dirigenza di Meta è convinta che gli auricolari con IA siano il futuro della tecnologia indossabile e si aspetta che altre aziende seguano il loro esempio. Inoltre, ci sono voci su colloqui tra Meta e Ear Micro , un’azienda del Kansas specializzata in auricolari “smart“, per esplorare ulteriormente questa tecnologia.
Ma lo sviluppo dei “Camerabuds” presenta alcune sfide tecniche. Meta dovrà affrontare problemi come l’eventuale ostruzione della fotocamera da parte di capelli lunghi o il surriscaldamento del dispositivo. Inoltre, la privacy degli utenti è un’area critica da considerare, dato che la presenza di una fotocamera in un dispositivo indossabile solleva preoccupazioni sulla sicurezza dei dati personali. Meta ha già affrontato questa sfida con i suoi Ray-Ban Meta, ultima versione degli occhiali smart, che hanno risolto la questione privacy tramite l’introduzione di un LED che si accende durante le registrazioni.
Parlando dei Ray-Ban Meta, da aprile è in corso la distribuzione delle funzioni AI nei primi mercati interessati. Queste nuove funzionalità consentono agli occhiali intelligenti di identificare oggetti, monumenti e animali, nonché di tradurre testi, sfruttando l’intelligenza artificiale multimodale.