Nello specifico è possibile definire questo strumento come una sorta di collega virtuale. Quest’ultimo avrà una propria identità un ruolo e un obiettivo ben definiti e sarà dotato anche di un proprio account Workspace. Un esempio di quello che potrebbe fare il teammate di Google è l’attività di monitoraggio dei progetti. Inoltre, sarà in grado anche di organizzare le informazioni, fornire un contesto e svolgere un ruolo nell’individuare le tendenze e collaborare con il team
di lavoro.All’interno di Google Chat, il particolare assistente AI potrebbe anche entrare in diverse stanze e accedere ai dati relativi a tutte le conversazioni. Dopo questo passaggio potrebbe anche porre delle domande in riferimento a quello che ha letto. Le informazioni possono riguardare anche i thread di Gmail. Inoltre, l’assistente di Google potrà anche chiedere ai membri del gruppo aggiornamenti sui diversi progetti. Ad esempio, potrebbe domandare se sono stati approvati oppure no.
Per il momento sembra che questa nuova funzione AI di Google sia ancora in fase embrionale. Dunque, tutto ciò che è stato creato è una semplice demo che permette di mostrare, per lo più, le potenzialità di Gemini che, come abbiamo anticipato, farà da base a questo sistema. A tal proposito, Aparna Pappu, vicepresidente e direttore generale di Workspace, ha dichiarato che Google ha davanti a sé ancora abbastanza strada da fare prima di poter capire come inserire suddette funzioni su Workspace.