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Google: con Project Gameface si controlla lo smartphone col viso

L’arrivo del nuovo Project Gameface è ufficiale dopo l’annuncio di Google. Al momento questo è open source e può essere usato da tutti gli sviluppatori Android. La notizia è arrivata nel corso della conferenza tenutasi all’I/O svoltasi il 14 maggio. Durante quest’ultima, per ovvie ragioni, si è parlato anche di Android.

Il Project Gameface di Google era stato svelato già lo scorso anno. Si tratta di un sistema che permette agli utenti di controllare i loro smartphone con il volto.

Google rilascia il Project Gameface

Con l’arrivo di suddetto sistema, gli sviluppatori avranno la possibilità di integrare la nuova funzionalità di accessibilità anche nelle loro applicazioni. In questo modo le app potranno essere controllate attraverso l’uso di espressioni facciali o anche muovendo semplicemente la testa. Ad esempio, se si apre la bocca è possibile spostare il cursore. Mentre alzando le sopracciglia gli utenti potranno cliccare su un qualche elemento presente sullo schermo.

Google, in un suo recente annuncio, ha spiegato che la fotocamera

del dispositivo potrà tracciare alla perfezione le espressioni facciali, insieme anche ai movimenti della testa. Tutto questo permette di tradurre questi elementi in un controllo del proprio dispositivo che sia più intuitivo e personalizzato in base alle esigenze e le abitudini dei singoli utenti. Inoltre, l’azienda di Mountain View ha spiegato come gli sviluppatori potranno sfruttare questo sistema. Infatti, in questo modo potranno creare applicazioni in cui gli utenti potranno configurare la propria esperienza. Potrà essere possibile anche personalizzare le espressioni facciali, i gesti ed anche la velocità del cursore. Inoltre, Google assicura che queste non saranno le sole attività che si potranno svolgere.

Inizialmente, Project Gameface era stato creato per i giocatori. Ora invece potrà essere usato anche in altri ambiti come quello lavorativo o nelle interazioni sociali. Tutto questo è possibile con la stretta collaborazione stretta con Incluzza. Solo con il tempo sarà possibile comprendere quale sarà la reazione degli utenti a questo nuovo sistema.

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Pubblicato da
Margareth Galletta