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Auto: il settore appella il Governo per un’intervento urgente

La filiera automotive italiana sta attraversando un momento a dir poco delicato. Le promesse di incentivi auto effettuate a febbraio ma mai giunte da parte del Governo non aiutano di certo. Questa situazione difficile ed incerta ha portato inevitabilmente diverse associazioni come l’ANFIA o l’ANIASA a lanciare un appello per un intervento urgente proprio a sostegno della filiera prima che sia troppo tardi.

Le associazioni hanno proposto al Governo di proteggere il Fondo Automotive dalla possibilità che questo venga ridotto e di avviare anche una revisione della fiscalità sulle auto aziendali. Secondo le queste, il settore automobilistico italiano soffre proprio a causa di un’incertezza e la mancanza di una prospettiva chiara ai piani alti. Le diverse politiche con incentivi inclusi invece di aiutare hanno provocato una forte confusione e il risultato si rispecchia nello stato del mercato odierno. Esso infatti mostra una netta differenza con gli altri Paesi europei sulle fonti di alimentazione delle vetture. Se nel resto d’Europa è chiara la direzione intrapresa verso la trasformazione elettrica, in Italia le normative sono state modificate così tante volte da mostrare più direzione alcuna. Con così tanta confusione sia l’industria che i consumatori non sanno più come agire.

Il parere delle associazioni per migliorare il settore auto

Le associazioni credono che la miglior cosa sia agire velocemente sulle politiche incentivanti. Bisogna stabilire visione a medio termine così da portare un vantaggio sia ai consumatori che all’industria auto stessa. Una delle prime leve su cui il governo deve attivarsi è dunque la revisione della fiscalità delle auto aziendali. Questa infatti è ancora la medesima degli anni ’90 e quindi non tiene conto delle nuove tecnologie.

Una revisione della fiscalità delle auto aziendali supporterebbe le imprese nel rinnovo delle proprie auto proposte. Ciò porterebbe anche ad una maggiore diffusione della mobilità sostenibile. Con essa si favorirebbe anche lo sviluppo di un mercato dell’usato di qualità, avvicinando sempre più persone alle nuove tecnologie. Data la situazione della filiera automotive italiana, le associazioni chiedono che le risorse del Fondo Automotive siano ripristinate per il 2025. La loro idea prevede anche che fino al 2030 vengano utilizzate esclusivamente per misure destinate al sostegno, alla transizione e allo sviluppo del settore automotive.

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Pubblicato da
Rossella Vitale