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Jet con intelligenza artificiale affronta pilota umano, chi vincerà?

Il duello aereo tra uomo e intelligenza artificiale dimostra a che punto sia arrivata la tecnologia militare attuale

Il duello tra l’intelligenza artificiale (IA) e il pilota umano in un simulacro di combattimento aereo è stato come un fulmine a ciel sereno nel mondo della tecnologia militare. La DARPA ha fatto il grande annuncio nel settembre 2023, presentando il programma Air Combat Evolution, che mirava a inserire l’IA nei sistemi di combattimento aereo. Immagina due aerei che sfrecciano attraverso il cielo a velocità folli, uno pilotato da un essere umano e l’altro controllato dall’IA, conosciuto come modello X-62A o VISTA (Variable In-flight Simulator Test Aircraft). Questo gioiellino è stato sviluppato dalla Lockheed Martin Skunk Works in collaborazione con la Calspan Corporation per la Scuola di Prova Piloti della US Air Force.

 

Intelligenza artificiale vs. pilota umano

All’inizio, questo aereo era solo un simulatore per addestrare i piloti. Ma poi, nel dicembre 2022, è arrivata l’integrazione dell’IA, trasformandolo in un entità capace di volare da sola. Da allora, ha fatto ore e ore di volo, sia in condizioni reali che simulate, preparandosi per eventuali scenari di combattimento.

Un momento davvero importante è stato quando, il 2 maggio 2024, il Segretario dell’Aeronautica degli Stati Uniti, Frank Kendall

, ha deciso di salire a bordo del jet X-62A in un volo guidato dall’IA. È stata una mossa coraggiosa che ha dimostrato la crescente fiducia nelle potenzialità di questa tecnologia emergente. Ma non tutto è rose e fiori.

C’è una serie di domande spinose che circondano l’IA nei combattimenti aerei. La più grande è: quanto possiamo fidarci di dare ai software il potere di decidere sulla vita e sulla morte? Gli esperti stanno sollevando seri dubbi su questo, sottolineando l’importanza di mantenere sempre un controllo umano significativo.

 

Un nuovo mondo all’orizzonte

L’avvento dell’IA sta davvero rivoluzionando il modo in cui affrontiamo le sfide militari, ma allo stesso tempo ci sta mettendo davanti a delle domande davvero spinose sulla responsabilità etica e sulla sicurezza. È un terreno nuovo, e dobbiamo essere molto cauti nel navigarlo.

Il test del 2023 ci ha mostrato quanto sia avanti la tecnologia nei sistemi di combattimento aereo. Ma ora la palla è nel nostro campo: dobbiamo assicurarci che questi progressi siano sempre accompagnati da un adeguato controllo umano e da una profonda riflessione sulle implicazioni etiche. Solo così possiamo davvero garantire un futuro sicuro e eticamente responsabile per l’aviazione militare.

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Pubblicato da
Margherita Zichella