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WhatsApp: in Europa arriva il cambio di rotta sul limite di età

Il colosso dei social network Meta A preso una decisione riguardante il suo social più utilizzato, stiamo parlando di WhatsApp, sembrerebbe infatti che abbia deciso di abbassare il limite di età per l’iscrizione alla nota piattaforma di messaggistica a 13 anni, una decisione presa da WhatsApp che tiene conto della sempre crescente integrazione degli smartphone nella vita dei giovani con l’evidente abbassamento dell’età media di utilizzo di uno smartphone.

Questa decisione è entrata in vigore all’inizio nel Regno Unito ed ha destato non poco scalpore scatenando un vero e proprio dibattito dal momento che secondo alcuni espone forse un po’ troppo i bambini ai rischi già documentati del mondo online.

 

Possibile passo indietro

Di conseguenza dopo l’entrata in vigore di questo cambio di rotta molte agenzie per la tutela dei diritti dei bambini si sono attivate invitando WhatsApp a tornare sui suoi passi cambiando nuovamente il limite di età minimo a 16 anni, Meta dal canto suo non ha ancora rilasciato dichiarazioni in merito alla questione e non ha tantomeno preso alcuna decisione a riguardo.

Daisy Greenwell, co-fondatrice del gruppo Smartphone Free Childhood, con sede nel Regno Unito, ha richiesto a WhatsApp di tornare indietro sui propri passi in merito alla nuova politica dichiarando che la nota azienda “sta mettendo i profitti degli azionisti davanti alla sicurezza dei bambini”.

Vicky Ford, parlamentare del Partito Conservatore nel Regno Unito, e membro di un importante comitato governativo sull’educazione ha sposato il dibattito dichiarando questa decisione decisamente da irresponsabili.

Insomma sembra proprio che la nota azienda dietro la piattaforma di messaggistica abbia attirato a sé il dissenso di tutta la nazione inglese e probabilmente di tutta la community che non sembra d’accordo su questo abbassamento d’età a causa degli enormi pericoli ai quali si andrebbe ad esporre i bambini, non rimane ora che attendere un eventuale feedback da parte di Meta.

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Pubblicato da
Eduardo Bleve