Il lancio del nuovo Rabbit R1 è stato piuttosto disastroso. Il dispositivo è stato infatti molto criticato dai recensori esterni per alcuni limini per le sue funzioni, e non solo. I dubbi e le critiche subite stanno facendo vacillare l’hype generato che precedentemente era scaturito riguardo i dispositivi hardware con intelligenza artificiale. Ma cosa è successo? Jesse Lyu, in un’intervista recente, ha mostrato alcuni dietro le quinte sul progetto davvero interessanti.
Rabbit R1 le prospettive pre-lancio
Durante l’intervista concessa dal CEO, viene spiegato che l’azienda era già consapevole di alcune problematiche presenti. Inoltre, ha aggiunto che presto potrebbero essere rilasciati dei fix relativi all’autonomia del Rabbit R1 (problemi di battery drain) e all’orologio con la visualizzazione dei fusi orari errati.
La fase di progettazione del design del dispositivo ha avuto inizio ad ottobre 2023, tre mesi prima dell’annuncio del suo arrivo al CES 2024. Riguardo ai tempi così ristretti, Lyu ha dichiarato che ha aiutato la sua precedente esperienza nel settore con Raven H che ha guidato l’azienda a fare tutto più rapidamente. Secondo quanto dichiarato sembra che ci siano voluti 10 minuti per trovare il design giusto. Si è partiti da un iPhone 15 Pro Max, tagliandolo a metà. Da qui poi sono stati disegnati a matita gli elementi caratteristici del Rabbit R1, ovvero il display più grande, la rotella, ed infine la porta USB–C.
Inoltre, il CEO di Rabbit, ha dichiarato che l’intero team ha una certa esperienza. L’idea è nata dall’intenzione di eliminare l’aura di paura che risiede intorno all’intelligenza artificiale rendendola piuttosto divertente e “carina”. Ciò che sembra emergere dall’intervista di Inverse di Lyu è un progetto che è risultato essere affrettato. Per questo ha portato i dipendenti a rispondere al meglio delle proprie possibilità all’inaspettata ed elevata richiesta del mercato. Questo spiegherebbe almeno in parte gli intoppi che si sono presentati con il lancio del Rabbit R1.