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TikTok, adesso è guerra all’intelligenza artificiale

Ormai l’intelligenza artificiale si è espansa andando a ricoprire la maggior parte dei settori di tutto il mondo. Essa porta molti vantaggi aiutando la maggior parte delle volte i settori e gli obiettivi nel quale è impiegata. Alcune volte però può ritrovarsi in conflitto con alcune applicazioni, come in questo caso con TikTok.

L’applicazione cinese sembra essere entrata in conflitto con l’intelligenza artificiale passando all’azione.

 

TikTok, in guerra?

Adesso la famosa applicazione sembra aver deciso di passare all’azione per dare un segnale molto importante alla moderna intelligenza artificiale. TikTok ha cominciato ad etichettare i contenuti che vengono creati attraverso l’I.A. Nel caso i contenuti importati nell’applicazione TikTok provengano dall’esterno, esso provvederà all’istante di identificare il contenuto con un etichetta, per combattere la disinformazione.

In questo discorso rientrano gli AI Generated Conten, i quali sono realizzati con gli effetti AI di TikTok. Si chiede ai vari creator di etichettare gli AIGC realistici

per oltre un anno. Inoltre la richiesta si è estesa anche agli utenti, così da riuscire ad etichettare tutti i contenuti che sono generati dall’intelligenza artificiale, nei quali si contengano immagini, audio e video realistici.

TikTok a quanto sembra sta prendendo spunto dalle più grandi piattaforme come Meta o Google, in modo di ottenere il maggior numero di informazioni per l’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Il famoso social cinese ha implementato questa tecnologia poco tempo fa, parliamo di giovedì 9 maggio, su relativi scatti e filmati con prossimo obiettivo i contenuti solo audio.

Si può ipotizzare che questo argomento si potrà allargare anche agli invii effettuati su TikTok. I quali tenderanno a rimanere sullo stesso contenuto quando scaricate. Grazie a questo, si potrà aiutare nell’identificare il materiale generato dall’intelligenza artificiale realizzato sulla stessa piattaforma. Con tutto questo si potrà finalmente grazie alla tecnologia capire come il vario contenuto presente è creato o modificato.

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Pubblicato da
Gabriele Palmieri