L’aumento dei prezzi annunciato pochi giorni fa da DAZN ha scatenato inevitabilmente un’ondata di polemiche tra gli utenti, ma non solo. Anche le associazioni dei consumatori ha fatto sentire la propria voce “forti” che si è distinta c’è quella dell’Udicon (Unione per la Difesa dei Consumatori).
Martina Donini, Presidentessa dell’associazione, ha denunciato l’ennesimo aumento che DAZN ha imposto sui costi degli abbonamenti, sempre meno gestibili dagli italiani. La piattaforma già a gennaio ha rincarato il prezzo del 20% ed ora la spesa per gli amanti del calcio sta divenendo insostenibile. I rincari, inoltre, non sono stati seguiti da nessun miglioramento consistente dell’offerta data ai consumatori o delle funzionalità, non portando dunque ad alcun vantaggio importante.
Aumento di 60 euro l’anno per chi ha DAZN Plus
L’aumento dei costi tocca in particolare chi possiede un abbonamento DAZN Plus. Coloro che avevano scelto il pagamento in un’unica soluzione annuale vedranno, precisamente, il prezzo passare da 539 a 599 Euro, non un rincaro insignificante. Chi invece preferisce il pagamento mensile dovrà pagare dieci euro in più, ovvero 59,99 euro.
DAZN ha giustificato questi aumenti attraverso di nuove offerte e contenuti, tra cui la trasmissione della Volleyball Nations League e la copertura delle Olimpiadi di Parigi 2024. Donini e l’Udicon ritengono però che tali aggiunte non vadano a compensare la mancanza di miglioramenti nella qualità del servizio di streaming delle partite di calcio, per il quale la piattaforma è famosa ed ha maggiori iscritti. Ulteriori critiche nascono anche dal fatto che da tempo persistono anche i problemi tecnici e i disservizi.
La preoccupazione dell’Udicon è che decisioni di questo tipo possano alimentare l’uso della pirateria. I consumatori potrebbero scegliere di cercare alternative illegali a causa dei prezzi insostenibili e di un servizio che non soddisfa le aspettative. La polemica ora è destinata solo a crescere. Le associazioni e gli utenti possono solo sperare che DAZN riveda le proprie decisioni dopo le tante critiche ricevute, ma è improbabile che accada.