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Rischi dal web: nel 2023 bloccate 45 milioni di e-mail pericolose

Purtroppo i problemi derivanti dal web sono all’ordine del giorno ed infatti bisogna stare attenti. Gli utenti molto spesso credono che nulla possa scalfire le loro difese ma si sbagliano di grosso in quanto il pericolo è sempre dietro l’angolo. I rischi sono sensibili e possono verificarsi anche con una semplice e-mail, mezzo ormai diventato il preferito dei truffatori.

Lo strumento preferito per la comunicazione, indipendentemente dal suo tipo, e ad oggi proprio questo, ovvero la posta elettronica. Il canale principale mediante il quale vengono diffuse le truffe è dunque quello delle e-mail, il quale rappresenta uno dei punti principali per l’accesso degli attacchi informatici. A dimostrare tutto questo ci ha pensato il nuovo Email Threat Landscape Report di Trend Micro. Questo ha rivelato che nel 2023 l’azienda ha bloccato addirittura 45.261.542 e-mail “ad alto rischio”.

Bloccati 45 milioni di e-mail truffaldine: i rischi sono stati annientati

Questa situazione sottolinea quindi quanto gli attacchi informatici tentino di agire ogni giorno mettendo in difficoltà le persone. Allo stesso tempo non ci sono dubbi sui grandi progressi che sono stati fatti per proteggere le persone da questa problematica.

Secondo quanto riportato, gli attacchi phishing verso le credenziali degli utenti sono aumentati del 5% con ben 4,7 milioni di casi. La tecnologia Computer Vision combina le analisi delle immagini e anche il machine learning in modo da identificare tutti gli elementi e i contenuti sospetti. I rilevamenti sono stati 870.555, con un incremento del 263% rispetto al 2022.

L’obiettivo di questi particolari attacchi definiti Business Email Compromise (BEC) è quello di sfruttare la posta elettronica per riuscire ad ingannare le vittime e fargli trasferire del denaro o informazioni sensibili. La crescita in questo caso è stata del 16% durante il 2023.

Bisogna quindi tenere sempre alte le antenne per evitare che possa accadere qualcosa di molto spiacevole e a quanto pare non serve che passi troppo tempo prima che gli utenti se ne accorgano.

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Pubblicato da
Felice Galluccio