Per chiarire cosa è accaduto è intervenuta Stellantis sulle pagine di Repubblica. Attraverso suddetto intervento l’azienda ha reso noto che la questione è nata sulla base di un piccolo adesivo presente sulla vettura Fiat che riporta i colori della bandiera italiana. Quest’ultimo è presente sulle portiere
e secondo lo Stato italiano potrebbe costituire un’indicazione fallacea dell’origine dei beni.Stellantis ha invece ribadito di aver agito nel pieno rispetto delle norme dato che ha comunicato in modo trasparente il Paese di produzione delle Fiat Topolino. Dunque, non è stato presentato alcun intento decettivo nei confronti dei possibili consumatori. Piuttosto lo scopo era solo quello di indicare l’origine imprenditoriale del prodotto considerando che la nuova Fiat Topolino è stata ideata e sviluppata a Torino.
Nonostante quanto affermato, Stellantis ha ugualmente deciso di assecondare le richieste dell’autorità rimuovendo gli adesivi. In ogni caso, il gruppo automobilistico ha ancora una volta ribadito di aver da sempre chiarito tutti i dettagli relativi alle origini del nuovo modello. Già alla presentazione della nuova Fiat Topolino è stato specificato che il suo luogo d’origine era il Marocco, senza mai lasciar intendere diversamente.