Durante il SID in California, TCL ha mostrato un prototipo pieghevole che ha lasciato tutti a bocca aperta. Si tratta di un dispositivo foldable a tre facce con uno schermo grande 7,85″ se totalmente aperto. La stessa azienda aveva presentato un concept simile 4 anni fa leggermente più grande, ma non era mai stato sviluppato. Questa volta, a differenza della prima, il prototipo mostrato è già molto più avanti, presente sotto i “nostri” occhi e tangibile.
Il display sviluppato dal team TCL è “a forma libera” e consente di essere piegato formando una “G” o una “Z”. Quando viene disteso, lo schermo si avvicina a quello di un tablet divenendo multifunzionale. Tale display pieghevole è un modello OLED LTPO con una frequenza di aggiornamento che arriva ai 120 Hz. La sua potenza garantisce a chiunque lo guardi una visibilità ottima da qualunque angolazione, oltre che un basso consumo energetico ed una durata nel tempo maggiore. Il prototipo riuscirà a diventando un vero e proprio smartphone?
Schermo pieghevole con riconoscimento 3D del volto
Uno degli aspetti più sorprendenti del display è il suo spessore di appena 0,5 mm (472 micron). Considerando però che comunque è un pieghevole a tre parti e possiede due cerniere è più spesso dei tradizionali aventi una sola cerniera. Il TCL tri-fold misura circa 17 mm di spessore quando chiuso mentre, ad esempio, il Galaxy Z Fold5 misura poco più di 13 mm. Altra particolarità del TCL è l’integrazione nel device di un sistema di sensori sotto lo schermo che serve per l’autenticazione tramite riconoscimento del volto in 3D, tecnologia simile al Face ID di Apple.
Nonostante lo schermo funzioni come un “filtro”, la densità dei pixel nella zona dei sensori rimane intorno ai 420 pixel per pollice. In tal modo videocamere, illuminatori e sensori ToF permetteranno lo sblocco facciale 3D da ogni posizione più velocemente. Se TCL dovesse riuscire a perfezionare questa tecnologia pieghevole, superando alcuni difetti ancora presenti, potrebbe superare tantissime altre aziende che lavorano da tempo a dispositivi simili. Apple, nonostante i numerosi anni di sviluppo e i considerevoli investimenti in R&D, infatti, non è ancora riuscita a integrare il sistema Face ID sotto lo schermo.