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Turchia: in arrivo auto elettriche prodotte nel paese grazie a BYD e Chery

Il mondo delle auto elettriche sta costituendo ormai una vera e propria realtà alla quale si stanno interessando numerosi paesi in tutto il mondo, in molti infatti si stanno interessando a investimenti in questo campo cercando di stabilire rapporti commerciali con le grandi e consolidate realtà di questo mondo per cercare ovviamente fonti di guadagno industriali.

Al centro degli interessi di molti sono presenti ovviamente le grandi aziende cinesi come BYD, le quali stanno costituendo un vero e proprio monopolio estendendosi ormai anche oltre i confini della Cina, non a caso proprio BYD ha appena ultimato uno stabilimento in Ungheria e Chery ha appena concluso un accordo con la Spagna per la costruzione di una fabbrica nella penisola iberica, anche l’Italia si sta interfacciando con queste realtà per cercare di ottenere dei risultati.

 

Ora tocca alla Turchia

A quanto pare anche la Turchia sembra interessata al mondo dell’automotive cinese, è recente la news secondo Automotive News Europe, che il ministro turco dell’Industria e della Tecnologia, Fatih Kacir

, abbia dichiarato in un’intervista presso Bloomberg, di avere degli accordi in fase molto avanzata con le aziende BYD e Chery per la creazione di stabilimenti di produzione sul suolo turco.

Come se non bastasse, sarebbero stati avviate delle trattative anche con SAIC e Great Wall, questo ha dichiarato il governo turco: “Vorremmo completare i colloqui il prima possibile. Abbiamo fatto molta strada con entrambi.“.

La scelta cinese di puntare sulla Turchia potrebbe essere dettata da molteplici vantaggi, la nazione trovandosi a metà strada tra Europa e Cina sarebbe innanzitutto un ottimo punto di incontro commerciale, poi consentirebbe alla Cina di sfruttare l’accordo di unione doganale con l’Unione Europea della Turchia per aggirare i dazi che l’UE vorrebbe imporre alla merce di importazione cinese, cosa che trasformerebbe la Turchia in un gigantesco hub commerciale per la Cina.

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Pubblicato da
Eduardo Bleve