La parte più complicata di questo progetto è proprio riuscire a decarbonizzare la filiera italiana dell’ acciaio avendo analizzato la produzione che è veramente alta. Resta però di vitale importanza ridurre al minimo le emissioni di gas dannosi per l’ ambiente, per cui bisogna realizzare un piano di lavoro che renda questo progetto attuabile nel minor tempo possibile. Lo scopo del progetto è non utilizzare materiali come ferro o carbone per alimentare l’ alto forno, ma utilizzare delle fonti rinnovabile ed un nuovo sistema di produzione.
L’ obiettivo dell’ industria siderurgica italiana è quello di produrre acciaio in maniera green entro il 2030
cosicché vengano ridotte le emissioni di gas inquinanti e dannosi per il nostro pianeta. Come altro obiettivo c’è quello di migliorare il metodo di produzione introducendo nuove soluzioni per realizzare un prodotto finito in grado di essere totalmente ecosostenibile e riutilizzabile. Grazie a questo patto GSE e Federacciai si impegnano a trovare delle soluzioni comuni per ridurre l’ impatto sull’ ambiente dei residui derivanti dalle lavorazioni, ma anche trovare delle soluzioni per produrre acciaio molto velocemente ottimizzando i tempi di realizzazione. La nuova tecnologia di produzione si chiama Direct Reduced Iron (DRI) e consiste nell’ utilizzo dell’ idrogeno per produrre energia al posto del carbone.Questo processo risulta essere più efficiente a livello energetico ma anche dal punto di vista ambientale poiché elimina l’ ossigeno contenuto nel ferro facendolo reagire direttamente con l’ idrogeno. Grazie a questo sistema si ridurrà di molto la produzione di gas serra ma aumenterà la produzione di acciaio per soddisfare il fabbisogno della popolazione in continua crescita.