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AI Act, le prime norme globali sull’IA approvate dall’UE

L’AI Act dell’Unione Europea è la prima legge a regolamentare l’intelligenza artificiale

Dunque, dopo mesi di discussioni e riflessioni, finalmente l’Unione Europea ha varato l’AI Act, una sorta di manuale d’uso per l’intelligenza artificiale nel continente. È stato un processo lungo, nove mesi di dibattiti e negoziati tra i vari membri, ma alla fine c’è stato l’unanime via libera. Questa legge è qualcosa di davvero unico nel suo genere, perché non solo mette delle regole chiare per lo sviluppo e l’utilizzo dell’IA, ma è la prima del suo tipo in tutto il mondo. 

 

Le nuove regole dell’Unione Europea per l’AI

Cosa cambia concretamente con questa legge? Innanzitutto stabilisce degli obblighi per chiunque sviluppi o fornisca sistemi di IA, in base al rischio che presentano. Se hai un’IA che fa cose piuttosto innocue, allora hai pochi obblighi da rispettare, ma se il tuo sistema è ad alto rischio, allora ti aspettano una serie di regole e requisiti più stringenti. Per esempio, certe pratiche considerate rischiose saranno bandite, come ad esempio usare l’IA per manipolare comportamenti o per fare profiling basato su razza o religione. Insomma, niente polizia del pensiero o discriminazioni varie.

E che dire dell’IA generativa, quella che fa cose tipo ChatGPT? Anche per loro ci saranno regole più severe, soprattutto se sono considerate pericolose a livello sistemico. Quindi, niente giochi pericolosi con l’IA, almeno non senza rispettare un sacco di norme.

Per far rispettare tutto questo, ci saranno vari organi di controllo e monitoraggio. C’è un ufficio AI nella Commissione europea che farà rispettare le regole in tutta l’Unione, e un comitato per l’IA con rappresentanti dei vari Stati membri per dare una mano. Insomma, ci sarà un bel po’ di gente a vigilare sull’IA. Le sanzioni saranno proporzionate al fatturato delle aziende che violano le regole, e potrebbero essere piuttosto salate. Ma non preoccupatevi, le PMI e le start-up non saranno colpite più di tanto, almeno proporzionalmente al loro fatturato.

 

AI Act e il futuro dell’intelligenza artificiale

C’è parecchia carne al fuoco con questa legge sull’IA. Ci sarà una valutazione dell’impatto sui diritti fondamentali prima di mettere in giro sistemi di IA pericolosi, e ci sarà più trasparenza nel processo di sviluppo e utilizzo di questi sistemi. E per favorire l’innovazione, ci saranno anche spazi di sperimentazione per le nuove idee.

L’AI Act è un bel passo avanti per regolare l’IA in Europa. Dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, ci sarà un po’ di tempo prima che entri in vigore, ma alla fine potrebbe cambiare parecchio il modo in cui usiamo e ci affidiamo all’intelligenza artificiale.

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Pubblicato da
Margherita Zichella