Sull’argomento, il Ministro alla Camera ha dichiarato che i dispositivi di riconoscimento della velocità non posseggono in Italia un concreto censimento ufficiale. La Stampa ha parlato di circa 11.300 dispositivi pari al 10%del totale mondiale. È dunque evidente che si tratti di un’esagerazione.
Secondo quanto dichiarato da Salvini, dopo 13 anni di attesa, è arrivato il momento di emanare un decreto che possa disciplinare la collocazione
e l’utilizzo degli autovelox. A sostegno di suddette dichiarazioni il Ministro ha firmato un provvedimento che nei prossimi giorni dovrebbe arrivare sulla Gazzetta Ufficiale.Il decreto prevede la presenza di alcune linee guida in relazione agli autovelox che vengono installati in zone in cui è davvero necessario. Inoltre, dovranno essere segnalati con largo anticipo (almeno 1km fuori dai centri abitati). Tra un autovelox e l’altro dovranno esserci delle distanze minime a seconda del tipo di strada su cui sono installati.
Salvini continua ed ha affermato che la velocità rilevata sarà parametrata rispetto a quella che viene prevista dal Codice Stradale in base alla tipologia della strada. Il decreto proposto dal Ministro dei trasporti mira ad installare gli autovelox solo quando servono concretamente. In questo modo non rappresenteranno delle trappole. Almeno questo secondo le parole proposte da Salvini. Il 28 maggio verrà rilasciato il documento ufficiale sulla Gazzetta. Non resta dunque che attendere.