La possibile invasione di Taiwan da parte della Cina ha portato alcune delle aziende tecnologiche più importanti a prendere in considerazione una serie di misure preventive drastiche. Prima che l’invasione possa accadere, le società vogliono proteggere al meglio le loro operazioni e l’intera filiera dei semiconduttori. La TDSMC e la ASML Holding, leader mondiali di questo particolare settore, avrebbero infatti attivato piani di emergenza per disabilitare anche da remoto gli impianti di produzione dei chip se vi dovesse essere un attacco cinese.
Le preoccupazioni dell’Occidente sono inevitabilmente cresciute a seguito delle tensioni. I funzionari del governo USA hanno cominciato a confrontarsi con i colleghi taiwanesi e olandesi per cercare di ricevere una valutazione più precisa della situazione attuale, così da poter procedere per la realizzazione di un piano di protezione della filiera dei chip e dei semiconduttori nel caso in cui dovesse nascere il conflitto. La ASML, specializzata nella produzione di macchine per litografia ultravioletta estrema (EUV), ed essenziali per TSMC, ha rassicurato il governo olandese sulla sua capacità di interrompere le operazioni disabilitando da remoto i costosi macchinari. Ognuno di essi vale circa 200 milioni di euro. ASML ha invece condotto simulazioni per valutare l’efficacia e i rischi delle operazioni di disabilitazione per scoprire cosa accadrebbe in seguito.
Quali saranno le implicazioni nella produzione globale dei chip?
Queste misure sono progettate per proteggere i segreti industriali. Si cerca di prevenire, quindi, l’acquisizione di tecnologie critiche da parte di potenziali aggressori. Per proteggere le tecnologie avanzate e i segreti industriali, il governo olandese, in collaborazione con la Casa Bianca, ha già vietato i rapporti commerciali delle aziende nazionali con la Cina. In questo modo, forse e si spera, le società possono prevenire che le loro preziose tecnologie vengano poi utilizzate in maniera strategica da Pechino.
L’attivazione di piani di emergenza per la produzione dei chip da parte di TSMC e ASML ha mostrato quanto sia importante la sicurezza della filiera dei chip. Le misure preventive adottate sono più che necessarie considerando i potenziali conflitti geopolitici. Si spera che queste bastino ad assicurare che la produzione dei chip, vitali per numerosi settori industriali, possa continuare senza interruzioni.