Ad aprile, l’Italia ha registrato un aumento importante nei consumi di energia elettrica. In questo vi è stato un incremento dell’1,1% rispetto allo stesso mese del 2023. Tale dato è visibile dal rapporto pubblicato da Terna, che ogni mese fornisce un’analisi dettagliata dei consumi energetici nel Paese.
Nel report si nota come il fabbisogno di energia elettrica di aprile 2024 sia stato sui 23,5 miliardi di kWh. Cercando di valutare i consumi dei primi mesi di quest’anno, si osserva subito una crescita dello 0,8% rispetto allo stesso periodo del 2023. L’aumento va riflettere una tendenza positiva nel consumo energetico nazionale, sostenuta anche dai settori industriali.
Uso di energia sostenibile in aumento: diminuisce la produzione termica
L’Indice Mensile dei Consumi Elettrici Industriali (IMCEI) di Terna, che misura i consumi delle imprese ad alto consumo energetico, mostra con evidenza una crescita dell’1% rispetto ad aprile del 2023. Tra i settori appartenenti a tale crescita si distinguono quelli del cemento, calce e gesso, mezzi di trasporto, meccanica e alimentari. Al contrario, settori come le ceramiche e vetrarie, hanno avuto una flessione. Terna ha anche riportato l’Indice Mensile dei Servizi (IMSER) nei suoi report. Esso invece, a differenza del primo, si basa sui dati dei consumi elettrici mensili forniti da alcuni gestori di rete.
Un dato molto positivo in tale ambito riguarda anche la quota di energia elettrica coperta dalle fonti rinnovabili. Questa ad aprile ha raggiunto il 51,2%, un aumento di grossa portata rispetto al 36% dello stesso mese dell’anno scorso. La produzione nazionale ha soddisfatto, inoltre, l’85,4% della domanda di energia elettrica, con la parte restante del 14,6% coperta dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. Prendendo questo valore e confrontandolo con il 2023, si nota una riduzione del 28,9%. Ciò è accaduto grazie a un aumento dell‘export del 114,7% e ad una diminuzione dell’import del 24,0%.
La produzione nazionale netta invece, evidenziata nell’analisi, è stata di 20,4 miliardi di kWh. Le fonti rinnovabili hanno visto un notevole incremento, con l’energia idrica che è aumentata del 197,5% e quella fotovoltaica del 19,5% tramite un aumento della capacità. La produzione da fonti geotermiche ed eoliche, al contempo, ha però subito leggere flessioni, rispettivamente dello 0,9% e del 3,4%, mentre la produzione termica è diminuita del 16,6%.