Il “shadow IT“, ossia quell’uso personale e spesso nascosto di tecnologie da parte dei dipendenti, sta emergendo come una grande sfida per molte imprese desiderose di rimanere al passo con i tempi. Prendi ad esempio l’intelligenza artificiale generativa, che può essere impiegata senza il benestare del responsabile IT: questo comporta un rischio considerevole di diffondere dati aziendali, talvolta sensibili, attraverso account personali non protetti da adeguate misure di sicurezza.
Una strategia oculata per l’integrazione dell’IA aziendale
Per parlare di tutto questo c’è stato l’evento “E.T. Extra Thinkers – L’AI non è una cosa da alieni. Come le aziende stanno già usando l’intelligenza artificiale”, organizzato da Elmec Informatica. L’IA è uno strumento potentissimo, ma va gestito con attenzione all’interno delle aziende per evitare disastri in termini di sicurezza dei dati.
Secondo i relatori, due elementi cruciali in questo contesto sono competenza e formazione. Filadelfio Emanuele, CISO & Security Operation Manager di CybergON, sottolinea l’importanza di avere una strategia chiara nell’implementare l’IA in azienda, anziché agire in modo sconnesso.
“Educazione aziendale è fondamentale per fornire le competenze necessarie e ottenere i migliori risultati. Dobbiamo tenere a mente due grandi rischi. Uno è l’uso incontrollato e inconsapevole che può causare danni finanziari all’azienda, mentre l’altro è l’abbandono della tecnologia da parte degli utenti, che potrebbe compromettere la competitività nell’uso dell’IA.”
Non lasciare mai le cose al caso
Per Matteo Ghiringhelli, Responsabile Innovation Research di Elmec Informatica, l’aspetto interessante di questa tecnologia è la sua apparente semplicità. L’IA generativa offre funzionalità immediate che semplificano il lavoro, ma la sua facile adozione può creare problemi per le aziende che devono capire come integrarla veramente nei loro sistemi, superando la fase sperimentale.
“Per questo sottolineiamo l’importanza di avere un team competente che, conoscendo le potenzialità e le limitazioni, sia in grado di identificare chiaramente i contesti in cui è preferibile iniziare ad utilizzarla.” L’IA può essere una grande risorsa, ma occorre governarne l’uso in modo oculato, con formazione e competenza.