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L’incredibile storia del robottino lego che fa 70 clic al secondo

Un mouse “particolare”, implementato con un robot Lego, ha superato il record di clic

Ultimamente sentiamo spesso parlare di come la tecnologia, specialmente l’IA, stia rivoluzionando il nostro quotidiano. Basti pensare alle ultime novità presentate al Google I/O e alla conferenza di Microsoft. Ma ogni tanto ci sono esempi che dimostrano che la tecnologia può anche essere usata in modi divertenti e un po’ stravaganti, come ha dimostrato il famoso YouTuber Lucas-Dynamic con la sua ultima creazione. Ed è stata una vera liberazione, una boccata d’aria fresca.

 

Il record di clic e il robot Lego

L’IA c’entra poco con questa storia: Lucas ha costruito un’incredibile macchina usando pezzi LEGO Technic e un Raspberry Pi, tutto gestito in modo semplice. L’obiettivo? Battere il record di clic al secondo (CPS) sul sito CPStest.org, usando il mouse. Ovviamente non si tratta di un record ufficiale, visto che il “cliccatore” non è una persona, ma è comunque un progetto ingegnoso e divertente da seguire.

Nel video, Lucas mostra tutti i passaggi che lo hanno portato al raggiungimento dell’obiettivo. All’inizio, il suo robot LEGO non riusciva a competere con il record di 37 CPS

. Ma dopo qualche modifica al rapporto di trasmissione e all’angolazione della macchina, i risultati sono migliorati fino a raggiungere i 30 CPS.

La svolta, però, è arrivata con una modifica hardware più radicale. Con l’installazione di un motore più potente da 1.780 RPM e un sistema di pressione basato su una rotella, il robottino LEGO ha finalmente raggiunto il suo obiettivo. Ha superato il record, facendo ben 70 clic al secondo e causando addirittura un rallentamento al sito CPStest a causa della sua incredibile velocità.

 

Lucas e il suo incredibile mouse

Per evitare danni al mouse, che era sottoposto a forti sollecitazioni, Lucas ha dovuto addirittura assicurarlo con del nastro adesivo. Insomma, sembra che la rotella del mouse non serva solo per lo scrolling, ma anche per fare clic, almeno se è collegata a un robot LEGO.

Se questa storia fosse una favola di Esopo, la morale potrebbe essere qualcosa del genere: quando il dito più veloce del West incontra un autoclicker LEGO, il mouse non ha scampo. O qualcosa di simile.

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Pubblicato da
Margherita Zichella