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Baby influencer e regole d’accesso ai social: cosa cambierà?

Nuove regole per i minori che guadagnano attraverso i social online e i loro genitori

Ultimamente c’è un sacco di rumore intorno alla questione dei social media, soprattutto quando si tratta dei ragazzi più giovani. Anche qui in Italia, sembra che il governo voglia mettere mano alla faccenda. Il Partito Democratico ha proposto un progetto di legge alla Camera dei Deputati, mentre Fratelli d’Italia ha fatto altrettanto al Senato. L’obiettivo? Mettere dei paletti sull’uso dei social, specialmente per i baby influencer.

 

Il nuovo progetto di legge per i minori online

Secondo quanto riportato da Adnkronos, il progetto di legge prevede che i gestori delle piattaforme verifichino l’età degli utenti e, se hanno meno di 16 anni, possano accedere solo con il permesso dei genitori. Chiamato “Disposizioni per la tutela dei minori nella dimensione digitale”, vuole mettere un freno ai piccoli influencer che promuovono prodotti online.

Ma la faccenda è in divenire. Il progetto di legge è ancora in fase di definizione e potrebbe subire variazioni

, magari abbassando l’età minima per l’accesso ai social a 15 anni, per rendere le regole più rigide. Un altro punto importante riguarda la protezione dell’immagine dei minori. Sempre più spesso vediamo bambini piccoli coinvolti nella pubblicità sui social e su YouTube.

Ecco perché il progetto di legge propone che se si pubblica l’immagine di un minore online e si guadagna più di 12.000 euro all’anno, i genitori devono dare il permesso e i soldi devono essere messi su un conto a nome del minore. I genitori non possono usarli, tranne in casi di emergenza.

 

Una regolamentazione necessaria

Insomma, il progetto di legge vuole garantire che i ragazzi siano al sicuro sui social e che i soldi che guadagnano online vadano a loro beneficio. È un passo importante verso una maggiore regolamentazione del mondo digitale, con una particolare attenzione alla sicurezza dei giovani. Vedremo se queste nuove regole faranno davvero la differenza, rendendo il mondo online un posto più sicuro per tutti i ragazzi.

 

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Pubblicato da
Margherita Zichella