Google potrebbe aver scelto TSMC per il SoC Tensor G5 dei Pixel 10

Google si sta impegnando da qualche anno nella realizzazione di un chipset proprietario da utilizzare sui propri flagship. I System-on-Chip creati da Mountain View sono denominati Tensor e, fino ad ora, erano prodotti da Samsung e basati sulla piattaforma hardware degli Exynos.

Tuttavia, questa situazione potrebbe presto cambiare come emerso dalle analisi di Android Authority. Le nuove indiscrezioni indicano che a partire dai chip Tensor G5, previsti per i Pixel 10 e 10 Pro, Google si affiderà ad un nuovo fornitore.

L’esperienza con Samsung sembra ormai giunta al termine e l’azienda californiana si avvarrà dell’expertise e delle capacità tecniche di TSMC. Se questo dovesse essere confermato, i Tensor G5 saranno prodotti dal chipmaker Taiwanese, passando così ad una nuova architettura e processo produttivo.

 

Google sembra intenzionata ad abbandonare Samsung e affidare la produzione dei nuovi SoC Tensor G5 dei Pixel 10 a TSMC

In un documento recentemente emerso, i vari indizi sembrano puntare tutti in questa direzione. Sono presenti molti dettagli in merito a questo cambiamento da parte di Google. In particolare, viene citato il codice relativo al cliente G313-09488-00

e la categorie di prodotto indicata coma Circuito Integrato/System-on-Chip.

La conferma indiretta che questo documento sia relativo al SoC Tensor G5 arriva però da una particolare sigla. Infatti, il codice delle componenti è LGA, un riferimento a “Laguna Beach” che sembra essere il nome in codice con cui il chipset di Google è conosciuto in questa fase di ricerca e sviluppo.

Infine, un’altra sigla conferma che il chipset di Google sarà prodotto da TSMC. Nel file trapelato viene citata la tecnologia di packaging InFO POP. Questa metodologia è una esclusiva del chipmaker taiwanese, sottolineando come ormai l’accordo sia in uno stadio avanzato di esecuzione.

Considerando tutte queste informazioni, i futuri Pixel 10 che arriveranno nel 2025 si preannunciano estremamente interessanti. Il cambio di System-on-Chip potrebbe garantire un incremento prestazionale e una ottimizzazione dei consumi, migliorando così l’esperienza utente complessiva.

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Pubblicato da
Alessio Amoruso