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Sonos: arriva la replica del CEO dopo le proteste ricevute

Sonos ha da poco rilasciato una nuova versione della propria app ufficiale. La motivazione che ha spinto a questa rivoluzione è quella di rendere più semplice l’esperienza complessiva degli utenti. Inoltre, l’azienda mira a rendere le proprie funzionalità più accessibili e personalizzabili. Sembra però che i risultati non abbiano soddisfatto le premesse annunciate. Sono sempre di più gli utenti che si stanno lamentando sul per il funzionamento dell’app. Le proteste stanno riempiendo il forum e il subreddit di Patrick Spence, CEO di Sonos. Quest’ultimo ha deciso di intervenire sulla questione e difendere le decisioni intraprese fino ad ora.

Il CEO di Sonos risponde alle critiche

La versione dell’app è stata rilasciata il 7 maggio e risulta priva di tante delle apprezzate funzionalità. Inoltre, la modalità di riproduzione e di ricerca interna risultano decisamente peggiorate. A tal proposito il CEO ha risposto agli utenti dichiarando che l’esperienza d’uso proposta con Sonos risulta essere particolarmente coraggiosa.

La replica, a sua volta, non è stata moto apprezzata dagli utenti che hanno criticato la società per non aver previsto una fase di transizione

tra le due versioni dell’app. Sonos ha invece deciso di far sparire completamente la versione precedente una volta arrivata la nuova versione. A peggiorare le cose, i recentissimi Roam 2 ed Ace risultano essere compatibili solo con la versione Sonos aggiornata.

Spence ha ribadito, invece, la sua soddisfazione in un intervento a The Verge. Inoltre, sembra che i dati interni in possesso dell’azienda, mostrino che i vantaggi reali dell’aggiornamento sono già stati percepiti dagli utenti. Secondo quanto dichiarato da Spence, la questione si basa sostanzialmente su due punti. Il primo è che, sebbene l’app risulti più veloce e reattiva offrendo un’esperienza migliorata, è necessario un periodo di tempo in cui le persone possano adattarsi al cambiamento. Il secondo punto riguarda la pubblicazione tardiva della tabella di marcia che per ammissione del CEO di Sonos sarebbe potuta invece arrivare prima.

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Pubblicato da
Margareth Galletta