Guardando al passato, ci rendiamo conto di quanto siano cambiate le cose. Ricordate quando superare i 40 anni era considerato un traguardo notevole? Le persone di quell’età erano considerate anziane, quasi un’eccezione rispetto alla norma. Eppure, qui siamo, nel presente, testimoni di un cambiamento epocale che ha ridefinito il concetto stesso di vecchiaia.
Un nuovo capitolo della vita umana
Oggi, in Italia, abbiamo una situazione ben diversa. L’età media si è alzata, e non di poco. Ragionando sui numeri, ci rendiamo conto che un uomo italiano medio può sperare di vivere fino a 81,1 anni, mentre una donna media può ambire a 85,2 anni. Ma c’è di più: ci sono regioni, come la Sardegna e la Sicilia, dove queste cifre diventano ancora più impressionanti, sfiorando o addirittura superando i 90 anni.
Ma non è solo la quantità di anni che è cambiata, ma anche la qualità di vita che li accompagna. Le persone anziane di oggi sono attive, vitali, coinvolte nella società e nei loro interessi. È come se si stesse aprendo un nuovo capitolo, un periodo che qualcuno ha definito “quarta età“, riservato a coloro che superano gli 80 anni con vigore e vitalità.
Guardando oltre i confini nazionali, possiamo notare un trend simile. A livello globale, l’aspettativa di vita è in aumento costante. Secondo il Global Burden of Disease Study (GBD), pubblicato su The Lancet, entro il 2050 ci aspettiamo un incremento medio di quasi 5 anni per gli uomini e più di 4 anni per le donne. E ciò non è che l’inizio: si prevede un ulteriore aumento nei decenni successivi.
Tutto questo progresso non è casuale. Dietro di esso ci sono anni di innovazione, ricerca e cambiamento sociale. Miglioramenti nell’igiene, accesso a una varietà di cibi, progressi nella medicina e nei trattamenti chirurgici hanno tutti contribuito a rendere la nostra vita più sicura e salutare. Non dimentichiamoci dei vaccini anti-Covid, dei trattamenti contro il melanoma e degli interventi chirurgici sempre più precisi e meno invasivi.
I videogiochi e la loro influenza sulla salute
E poi ci sono i videogiochi. Chi l’avrebbe mai detto che questi semplici passatempi avrebbero avuto un impatto così positivo sulla nostra salute mentale? Ma è così: i videogiochi si sono rivelati strumenti preziosi per stimolare la mente e prevenire malattie neurodegenerative.