Rilasciati da ACEA dati importanti sulla vendita di auto elettriche. L’associazione dei costruttori europei di autovetture ha analizzato l’andamento registrato nei primi quattro mesi dell’anno, L’analisi emersa ha evidenziato alcune informazioni piuttosto interessanti.
Durante il Q1 del 2024 le immatricolazioni nell’Unione Europea sono aumentate del 6,6%. Traguardo ottenuto con circa 3,7milioni di unità. Nello specifico, a portare le redini sono Germania e Spagna che presentano un +7.8%. La Francia ha registrato una crescita del 7%. Le immatricolazioni in Italia, invece, sono aumentate del 6,1%.
L’andamento di mercato per le auto elettriche in Europa
Nello specifico, nel mese di aprile, l’aumento delle immatricolazioni rispetto al 2023 è pari a 13,7%. La maggioranza di quest’ultime riguarda le vetture alimentate a benzina (36%). L’ibrido HEV (Full Hybrid) hanno conquistato il “secondo posto” con il 29,1%. La classifica continua con le vetture diesel (12,9%) e le auto elettriche a batteria (BEV- 11,9%).
In generale, analizzando suddette informazioni è evidente che l’Unione Europea presenta un’evoluzione molto più veloce rispetto a quella italiana. La nostra penisola, infatti, ad aprile, si è fermata al solo 2,3%. Le Plug-in Hybrid PHEV sono al 6,8%. Mentre le altre tipologie di alimentazioni hanno raggiunto il 3,3%.
La situazione risulta abbastanza simile anche guardando i primi quattro mesi del 2024. In questo caso, le auto benzina hanno raggiunto il 35,6%, diesel 12,9%, PHEV 7,2%, HEV 29% ed elettriche 12%. Gli altri tipi di alimentazioni hanno raggiunto il 3,4% delle immatricolazioni. La crescita delle auto elettriche risulta pari al 14,8%. Ai primi posti troviamo Francia (+45,2%) e Belgio (+41,6%). La Germania invece ha registrato dati negativi raggiungendo un -0,2%. Anche l’Italia sta vivendo un periodo avverso per quanto riguarda le auto elettriche. Quest’ultime due, insieme alla Spagna, guidano invece la classifica per quanto riguarda le vetture a benzina con una percentuale pari al +7,3.
Si tratta di dati, come sottolineato, relativi ai primi quattro mesi dell’anno. Con il tempo sarà possibile notare se si presenterà un cambiamento per tale andamento o i dati verranno confermati anche nei prossimi mesi.