Quando si pensa di passare all’auto elettrica, una delle preoccupazioni più grandi è la batteria. Il timore è chiaro: cosa succede se si scarica o si guasta? E poi c’è il costo della sostituzione, un’eventuale spesa che potrebbe davvero far male al portafoglio.
Le batterie delle auto elettriche
Ci sono storie da brivido di proprietari di auto elettriche che hanno ricevuto bollette salate per cambiare le batterie. Come quella di chi ha dovuto sborsare ben 60.000 euro per una BMW i3. Ma secondo un nuovo studio del MIT, forse non c’è bisogno di preoccuparsi così tanto.
Il report del MIT ha analizzato i dati di migliaia di auto elettriche e ha scoperto che la necessità di sostituire le batterie è diventata rara come una cometa. Nel 2023, solo lo 0.1% dei proprietari ha dovuto farlo. E questa tendenza si ripete costantemente da ben sette anni.
Guardate i numeri: dal 1.6% nel 2016, è sceso allo 0.3% nel 2017 e 2020, allo 0.1% nel 2021, allo 0.5% nel 2018, allo 0.4% nel 2019 e di nuovo allo 0.3% nel 2022. Sempre più una rarità.
E parliamo di migliaia di auto qui, non di una piccola indagine a campione. Il MIT ha analizzato ben 15.000 veicoli elettrici dal 2011 al 2023, quindi è un campione abbastanza rappresentativo.
Un problema ormai lontano
Certo, c’è stato un periodo nero nel 2011, quando il tasso di guasto era al 7.5%. Ma da allora è stato solo in discesa. E anche per coloro che hanno dovuto affrontare la scomoda sostituzione, spesso non hanno dovuto tirare fuori un euro: la garanzia ha coperto i costi.
Dietro questo successo c’è un po’ di tutto, ma soprattutto la tecnologia. Le batterie moderne sono diventate praticamente indistruttibili, consentendo ai proprietari di percorrere lunghe distanze senza preoccuparsi troppo. E poi ci sono storie come quella di Piero Longhi, il rallysta che ha fatto 380.000 chilometri con la sua Tesla senza mai fare manutenzione. Che dire, sembra che l’auto elettrica stia davvero diventando una scelta sempre più affidabile.