Il Ministro Urso invita l'Europa ad aumentare i dazi sulle automobili elettriche cinesi Lo sviluppo costante, e a quanto pare inarrestabile, delle case automobilistiche cinesi rappresenta un problema significativo per alcune potenze mondiali come Stati Uniti ed Europa.

La Cina, infatti, produce automobili elettriche con tecnologie innovative e a prezzi più bassi rispetto ai concorrenti statunitensi ed europei. Così, l’aumento della produzione e soprattutto delle importazioni di auto cinesi all’estero potrebbe diventare un vero e proprio problema, poiché potrebbe causare una concorrenza inarrestabile e portare a perdita di posti di lavoro e a tensioni geopolitiche.

Per cercare di arginare questo problema recentemente gli Stati Uniti hanno alzato i dazi sull’importazione di veicoli elettrici provenienti dalla Cina. Infatti, se in passato i dazi erano al 25%, dopo l’annuncio della Casa Bianca sono passati al 100%.

Questa mossa americana è pensata proprio per evitare una futura e totale diffusione di automobili elettriche cinesi nel Paese.

Gli Stati Uniti non sono però l’unico paese a essere preoccupato per lo sviluppo delle case automobilistiche orientali, ma anche nel nostro Paese la questione è molto spinosa.

Anche l’Europa potrebbe andare incontro all’inasprimento dei dazi sulle auto cinesi?

Recentemente, al festival dell’economia di Trento, Adolfo Urso, il Ministro delle imprese italiano, ha espresso la sua opinione sulla produzione di automobili elettriche cinesi e sull’inasprimento dei dazi doganali da parte Degli Stati Uniti.

Secondo il ministro, infatti, a breve l’Europa dovrebbe iniziare a prendere in considerazione l’idea di effettuare la stessa manovra degli Stati Uniti. Il ministro aggiunge: la minaccia economica proviene dalla Cina che presta invaderà il mercato automobilistico europeo spazzando via ogni concorrente. Per evitare questo, serviranno al più presto politiche che tuteli il mercato interno dall’aggressività della Cina e dei dazi più pesanti nei confronti delle importazioni cinesi, altrimenti l’Europa non potrà reggere il confronto.”

Non ci resta che attendere per vedere l’evoluzione di questa vicenda e come l’Europa effettivamente reagirà e si tutelerà di fronte a questo “pericolo“. Nel frattempo segnaliamo che alcune case automobilistiche ritengano questa via d’azione sbagliata, poiché potrebbe portare a peggiorare gli inasprimenti tra i vari paesi.

 

 

 

 

 

 

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