L’intelligenza artificiale rappresenta il futuro del settore dell’elettronica, e Samsung lo sa bene, per questo motivo ha presentato un evento chiamato AI Days, nel corso del quale si è corsi all’esplorazione del potenziale trasformativo dell’IA nell’uso quotidiano.
L’incontro, al quale abbiamo avuto l’occasione di partecipare direttamente, si è tenuto alla Samsung SmartThings Home, casa interconnessa dove si trovano tutte le innovazioni dell’azienda con potenziamento AI. Nel corso dell’evento ha preso parola Eugenio Zuccarelli, Data Scientist ed autore di un libro di successo, con il racconto dell’impatto dell’IA nella quotidianità, mostrando poi il trend di mercato, grazie all’apporto di Irene di Deo, Rircercatrice Senior dell’Osservatorio dell’Artificial Intelligenze del Politecnico di Milano, seguita poi da tantissimi altri relatori.
Samsung ha voluto mettere in evidenza il suo impegno nel democratizzare l’accesso all’IA, integrandola direttamente in numerosi settori per incontrare le esigenze dei consumatori, consapevole del fatto che possa davvero migliorarne la vita. Negli smartphone, la Galaxy AI permette di comunicare senza barriere linguistiche, nelle TV è diventato un hub interno che permette la connessione di tutti i dispositivi (oltre a pulire il suono per una migliore resa, mappare tutta la casa consigliando come risparmiare energia o migliorare la visione dei contenuti sportivi), negli elettrodomestici l’IA consente di gestire tutta la casa (i frigoriferi ad esempio riconoscono gli alimenti avvisandovi sulle scadenze e ricordandovi cosa acquistare quando siete a fare la spesa) in un modo decisamente più pratico ed intelligente. Tutto ciò è possibile anche grazie alla potenza
di SmartThings, con conseguenti vantaggi legati al risparmio energetico, ad una gestione centralizzata, alla sostenibilità e ai continui aggiornamenti (si stimano 7-10 anni di aggiornamenti continui).
Nel corso dello stesso evento sono stati annunciati i risultati del Trend Radar, con tema “Italiani e Intelligenza Artificiale”, una ricerca di mercato, realizzata con Human Highway, per mostrare il rapporto tra gli italiani e l’IA. Al giorno d’oggi il 58% degli intervistati non ha ancora capito cosa sia effettivamente l’AI, con la GenZ la più esperta in tal senso (oltre il 55%), seguita poi dai millenial (49%) e la GenX (37%). Come ci si poteva aspettare, i boomer sono quelli con le idee meno chiare, infatti il 71% non sa praticamente nulla di intelligenza artificiale.
Il clima è però di fiducia verso l’argomento, con il 65% che ritiene possa migliorare la nostra vita, con 1 italiano su 3 pronto a dichiararla fondamentale per le traduzioni. Anche se, al giorno d’oggi, solo 1 su 4 non la usa per la produttività quotidiana; il maggiore impatto l’IA lo trova sugli smartphone (54%), seguita poi da laptop (44%) e elettrodomestici (27%).