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Elon Musk perentorio: “nessuno di noi avrà un lavoro in futuro”

Secondo i grandi delle Big Tech tra poco lavorare potrebbe essere superfluo per quasi tutti noi

Elon Musk torna a parlare di intelligenza artificiale con la sua consueta franchezza. Intervenuto virtualmente alla conferenza tecnologica, il visionario imprenditore ha delineato un futuro in cui il lavoro sarà opzionale. “Se vuoi fare un lavoro che potrebbe definirsi come un hobby, potrai farlo. Altrimenti, l’IA e i robot forniranno tutti i beni e i servizi di cui hai bisogno”, ha dichiarato Musk.

 

Una previsione rosea, ma forse non troppo

Questa previsione, condivisa recentemente anche da Bill Gates, sottolinea un consenso crescente tra i giganti della tecnologia, seppur di diverse generazioni. Entrambi intravedono un futuro dominato dall’automazione, anche se Musk ha evidenziato la necessità di un “reddito universale alto” per sostenere una società in cui il lavoro non è più indispensabile. Ha però distinto questo concetto dal reddito di base universale, senza però fornire dettagli concreti.

Durante il discorso, Musk ha citato la serie di romanzi “Culture” di Iain M. Banks, che descrive una società utopica governata da tecnologia avanzata, come la rappresentazione più realistica di un futuro con l’AI. Musk si è anche interrogato sulle implicazioni emotive di un mondo senza lavoro. “La vera domanda sarà sul significato. Se computer e robot possono fare tutto meglio di te, la tua vita può avere ancora un senso? Penso che ci possa essere ancora un ruolo per gli umani in questo – potremmo essere noi a dare un significato all’IA”, ha osservato.

Musk ha anche lanciato un appello ai genitori, esortandoli a limitare l’accesso dei propri figli ai social media, poiché “vengono programmati da un’AI che massimizza il rilascio di dopamina“. Questo avvertimento riflette le crescenti preoccupazioni sulle influenze negative delle piattaforme digitali sulla salute mentale dei giovani.

 

Un problema che dobbiamo imparare a gestire

Le capacità dell’AI continuano a progredire a un ritmo vertiginoso, e governi, aziende e consumatori sono ancora alle prese su come gestire questa tecnologia in modo responsabile. Tuttavia, gli esperti concordano che alcuni lavori, in particolare quelli che richiedono intelligenza emotiva e interazione umana, non saranno sostituiti dall’automazione. Professionisti della salute mentale, creativi e insegnanti, ad esempio, mantengono un ruolo insostituibile.

Allo stesso evento, sono emerse novità significative sul futuro di ChatGPT. Romain Huet, responsabile dell’esperienza sviluppatore di OpenAI, ha presentato una slide sulle evoluzioni degli LLM nei prossimi anni, suggerendo che il prossimo modello potrebbe abbandonare la numerazione tradizionale e chiamarsi “GPT-Next“.

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Pubblicato da
Margherita Zichella